Cybersecurity, Usa: “Attacchi causati dalla Cina, verso le incriminazioni”

"Un gruppo senza precedenti di alleati e partner - tra cui Unione europea, Regno Unito e Nato - si unisce agli Stati Uniti nel denunciare e criticare le attività informatiche malevoli della Repubblica Popolare Cinese"

MILANO – “Un gruppo senza precedenti di alleati e partner – tra cui Unione europea, Regno Unito e Nato – si unisce agli Stati Uniti nel denunciare e criticare le attività informatiche malevoli della Repubblica Popolare Cinese”, di cui Washington “è da tempo preoccupata per il comportamento irresponsabile e destabilizzante nel cyberspazio”. Così una nota diffusa dalla Casa Bianca in relazione ai recenti attacchi informatici, “attribuendo con un alto grado di fiducia” le azioni contro i server Microsoft Exchange ad “attori informatici malintenzionati affiliati all’ministero di Sicurezza di Stato” della Cina. Gli attacchi informatici “minano la sicurezza, la fiducia e la stabilità nel cyberspazio. Prendiamo atto delle dichiarazioni fatte da Alleati, come Canada, Stati Uniti e Regno Unito, che assegnano la responsabilità per la compromissione dei server Microsoft Exchange alla Repubblica Popolare Cinese. In linea con il recente comunicato del vertice di Bruxelles, invitiamo tutti gli Stati, compresa la Cina, a rispettare i propri obblighi e impegni internazionali e ad agire in modo responsabile all’interno del sistema internazionale, anche nel settore informatico”. “Riaffermiamo inoltre la nostra disponibilità a continuare un dialogo costruttivo con la Cina, basato sui nostri interessi, su questioni importanti per l’Alleanza, come le minacce informatiche, e su sfide comuni”, prosegue il testo.

LaPresse

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