Dal sette giugno il Regno Unito avrà bisogno di un nuovo premier. Theresa May ha lasciato tra le lacrime ed ora tocca individuare il suo successore. Tra i candidati c’è Boris Johnson, convinto di portare i terreni di Sua Maestà fuori dall’Europa con o senza deal.
BoJo non è il solo pretendente a trasferirsi al civico 10 di Downing Street. C’è pure Matt Hancock, ministro alla Salute, che ha promesso di “attuare” la Brexit e poi portare il Paese verso “un futuro radioso”.
In realtà l’elenco dei potenziali pm è lungo. Ad infoltirlo ci sono Dominic Raab, per breve tempo ministro per la Brexit, Michale Gove, capo del dicastero dell’Ambiente e Jeremy Hunt, ministro degli Esteri. E in corsa ci sarebbe anche l’ex ministra per le relazioni con il Parlamento Andrea Leadsom.
Chi andrà a prendere il posto della May dovrà lottare su tre tavoli: il primo è quello interno. Riuscire a compattare i Tory dando loro una rotta decisa. Il secondo, invece, è rappresentato dall’opposizione: confrontarsi con i laburisti, evitando le elezioni anticipate. L’ultimo, probabilmente il più complicato, è quello dell’Europa. I 27 Paesi dell’Ue sono stati chiari: il patto non si ridiscute, se il Regno Unito dovesse rifiutare le linee concordate con la May, ci sarà una Brexit senza deal.