Da lunedì più nessuna Regione in rosso, governo al lavoro per anticipare le riaperture

Ora il principale obiettivo resta l’eliminazione o quantomeno lo slittamento dell’orario del coprifuoco o alle 23 o alla mezzanotte

Foto Claudio Furlan - LaPresse 25 Febbraio 2020 Milano (Italia) News Emergenza Coronavirus a Milano Nella foto: la BorsaPhoto Claudio Furlan - LaPresse February 25, 2020 Milan (Italy) NewsMilan during the Coronavirus emergency

ROMA –  Calo lento ma progressivo della curva dei contagi: l’Italia va verso le riaperture. E come ogni venerdì oggi si riunisce il Cts che dovrebbe confermare il trend positivo con l’Rt nazionale che resta stabile allo 0,85. E da lunedì l’unica Regione ancora in rosso, la Val d’Aosta, dovrebbe ottenere l’arancione e raggiungere  la Sardegna. In giallo dovrebbero passare invece Basilicata, Calabria e Puglia. Intanto il Commissario all’emergenza Covi, Figliuolo, ha comunicato che “dal 10 maggio saranno aperte le prenotazioni per il vaccino anti Covid agli over 50”.

Coprifuoco

Ora l’obiettivo resta l’eliminazione o quantomeno lo slittamento dell’orario del coprifuoco o alle 23 o alla mezzanotte. Ma i presidenti di Regione  chiederanno anche di “rivedere il sistema delle fasce, cercando di eliminare il criterio sull’incidenza, quello che con 250 casi ogni 100mila abitanti fa scattare automaticamente la zona rossa”.

L’appello ai turisti

Con l’appello ai turisti del premier Mario Draghi, dal 15 maggio l’Italia riaprirà per le vacanze. Ora si attendono ulteriori interventi del governo per procedere in massima sicurezza: “Con il check procederemo a nuove aperture”,  ha dichiarato il ministro degli Affari Regionali, Mariastella Gelmini. Una data, quella del 15 maggio che servirà a mettere in moto anche i settori delle cerimonie e degli eventi, oltre che quelli delle piscine al chiuso, delle discoteche e dei locali da ballo. 

Prenotazioni vaccini

Dal 10 maggio si parte con le prenotazioni alla vaccinazione degli over 50 su tutto il territorio nazionale ma che già alcune Regioni, come Lazio, Lombardia e Veneto hanno già avviato. “L’ulteriore balzo in avanti, fino ai nati nel 1971, è consentito dal buon andamento della campagna di somministrazione delle categorie prioritarie, over 80 e fragili” ha concluso Gelmini.

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