ROMA (La Presse) – Tra oggi e sabato prendono il via in tutta Italia i saldi invernali, primo grande appuntamento commerciale dell’anno. A partire sono la Basilicata e la Sicilia, seguirà la Valle D’Aosta domani. In tutte le altre regioni le vendite di fine stagione scatteranno sabato. Secondo Confesercenti, sono circa 280mila attività commerciali interessate, inclusa praticamente la totalità dei negozi di moda e di tessili. Circa un italiano su due (il 47%) ha già deciso che approfitterà dell’occasione per fare almeno un acquisto, valutando di investire, mediamente, 122 euro a persona, pari a circa 280 euro a famiglia. Si cercheranno, in particolare, calzature: un nuovo paio di scarpe è l’acquisto in saldo più desiderato dagli italiani, indicato dal 28%. Seguono i prodotti di maglieria, preferenza per il 22% di chi partecipa ai saldi, e i pantaloni (14%).
Interesse per i prodotti tessili
Alto l’interesse anche per i prodotti tessili e moda per la casa (9%) e per i capispalla, come giubbotti e giacconi, ricercati dal 7% dei consumatori. Confcommercio stima invece una spesa media superiore, di 325 euro a famiglia e 140 euro pro capite. Aderiranno oltre 15 milioni di famiglie sui 26 milioni totali, per un giro d’affari di 5,1 miliardi di euro. “Quest’anno gli sconti di partenza saranno più alti della media e l’assortimento molto ampio, visto il meteo incerto che ha caratterizzato la stagione invernale. Per i consumatori sarà meglio del Black Friday, con un periodo di sconti più lungo e tutti i vantaggi del negozio tradizionale”, rimarca Roberto Manzoni, presidente di Fismo Confesercenti, che spera nell’inversione di tendenza “dopo l’ennesimo anno fiacco. Anche le vendite di Natale, seppure positive, sono state sotto le attese”.
Polemiche sulla tempistica
Le ragioni sarebbero una data di partenza delle promozioni “assolutamente inadeguata”, al termine delle feste natalizie e di Capodanno, con le famiglie che hanno “già svuotato i portafogli tra regali e spese alimentari”, e un cambio nelle abitudini. I consumatori stanno man mano spostando gli acquisti verso l’e-commerce, che può godere di sconti liberi tutto l’anno. “In tale contesto – attacca Rienzi – i saldi di fine stagione appaiono inutili e obsoleti e andrebbero eliminati del tutto, per fare posto sia a iniziative come il Black Friday che registrano il grande favore dei consumatori, sia alla liberalizzazione degli sconti, lasciando agli esercenti la facoltà di scegliere quando e come scontare la propria merce”.