Da oggi tre Regioni ‘in bianco’

Con l’estate torna la normalità, anche grazie al ritmo serrato delle vaccinazioni imposto dal Commissario all’emergenza Covid, il generale Figliuolo

Foto Alessandro Pone - LaPresse

ROMA – Restrizioni e coprifuoco obragati in 3 Regioni: alla Sardegna (per la seconda volta in bianco) si aggiungono Molise e Friuli Venezia Giulia dove hanno riaperto, e in anticipo, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo, casinò, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati. E dal 7 al 14 giugno toccherà anche altre 9 Regioni in aggiunta la provincia autonoma di Trento.

L’Italia si rimette in moto

Insomma con l’estate torna la normalità, anche grazie al ritmo serrato delle vaccinazioni imposto dal  Commissario all’emergenza Covid, il generale Figliuolo. Gli ultimi dati confermano il calo dei contagi (1.820) così come il numero dei decessi. L’Italia riapre e tornano i caffè al banco i ristoranti al chiuso a pranzo e cena e senza limite massimo di 4 persona al tavolo.

“La strategia delle riaperture graduali scelta dal governo –  ha detto il ministro Mariastella Gelmini – e i sacrifici degli italiani stanno pagando: la fine dello stato d’emergenza è vicina”. Consentiti anche nelle tre regioni bianche (e dal 15 giugno pure in quelle di colorazione gialla), previa certificazioni previste dal decreto e green pass, i ricevimenti per matrimoni, comunioni, compleanni e feste di laurea.

La polemica

Ma la Federmep, l’associazione che riunisce gli operatori del settore wedding ed eventi appare critica : “Le norme vigenti sono chiare – spiega la presidente Serena Ranieri –  se vogliono introdurlo anche in zona bianca varino un altro decreto” chiedendo inoltre spiegazioni su chi si occuperà di raccogliere i certificati e come dovranno essere gestiti.

“Il ministero della Salute – risponde il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga – sta lavorando e mi auguro possa dare una risposta chiarificatrice più presto possibile”.

Via la mascherina ma…

E sull’imminente archiviazione dell’utilizzo della mascherina  il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ribadisce: “Si potrà pensare di togliere l’obbligo di mascherina all’aperto quando metà della popolazione sarà vaccinata – Ma serve buonsenso ed è chiaro che in estate la mascherina all’aperto, dove non c’è assembramento, si può mettere nel taschino”

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