ROTTERDAM (OLANDA) (LaPresse) – Nel quarto round della Volleyball Nations League, la nazionale italiana femminile tornerà in campo domani per il big match contro la Serbia (ore 16.30).
La sfida contro le vice campionesse olimpiche proietterà Chirichella e compagne nella fase decisiva del torneo
In palio ci sono i cinque posti per la Final Six di Nanchino, oltre alla Cina paese organizzatore. L’Italia si presenta all’appuntamento forte dell’ottima prestazione mostrata contro la Cina. Un secco 3-1 che ha rilanciato la corsa delle azzurre. Dall’altra parte della rete, però, la squadra di Terzic è stata capace di raccogliere nelle prime nove partite ben 8 vittorie (23 punti) a fronte di un solo ko, arrivato per mano del Brasile.
La notizia dell’ultima ora, però, è l’assenza della forte schiacciatrice serba Brankica Mihajlovic, out a causa di un infortunio.
In totale sono ventidue i precedenti tra Italia e Serbia con 15 vittorie azzurre e 7 sconfitte. L’ultimo confronto risale alla scorsa Final Six del World Grand Prix. Quando a Nanchino le vice campionesse olimpiche s’imposero 3-1.
Alla vigilia dell’importante partita a parlare in casa italiana è la centrale Anna Danesi
“Ci aspetta un girone tosto. Affronteremo due squadre che occupano le prime posizioni della classifica (Serbia e Olanda). Mentre la Repubblica Dominicana ha un sistema di gioco da non sottovalutare. Come in ogni tappa non abbiamo avuto molto tempo per allenarci, ma siamo comunque pronte a fare del nostro meglio. Anche se è difficile, il nostro obiettivo resta qualificarci alla Final Six. Sappiamo che le prossime partite saranno fondamentali. Ce la metteremo tutta per tenera viva questa speranza”. “Dovremo pensare un avversario alla volta – prosegue l’azzurra – La Serbia, magari, è una squadra che conosciamo meglio, visto che diverse giocatrici militano o hanno militato nel nostro campionato. Sono convinta che possiamo crescere parecchio rispetto alle partite precedenti. Come è logico, dobbiamo ancora trovare la giusta intesa. Soprattutto io e le ragazze che siamo arrivate dopo. A livello generale mi trovo molto bene, siamo un bel gruppo che va d’accordo. Secondo me, non ci metteremo molto a trovare la nostra identità di gioco”.