Dazi, Brunetta: “Italia e Germania sono i paesi che rischiano di più”

"Il Governo giallo-verde deve confrontarsi anche con la questione della guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina, che presto potrebbe allargarsi all'Unione Europea.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA – “Il Governo giallo-verde deve confrontarsi anche con la questione della guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina, che presto potrebbe allargarsi all’Unione Europea. La nuova politica di neo protezionismo inaugurata dal presidente Donald Trump, infatti, prevede di ridurre l’enorme disavanzo commerciale americano nei confronti di Cina ed Europa che crea grossi problemi a Washington. Trump ha deciso di usare i dazi come arma per convincere le controparti a sedersi attorno a un tavolo e discutere la risoluzione del problema. In attesa che questo avvenga, però, l’Europa si trova nel mezzo della disputa e i due Stati che rischiano maggiormente sono Italia e Germania, in quanto il loro modello economico è fortemente basato sulle esportazioni, delle quali molte avvengono proprio negli Stati Uniti”. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia.

Il rischio

“Il Made in Italy, quindi, potrebbe presto essere messo sotto i dazi di Trump, con l’effetto di un peggioramento della bilancia commerciale dell’Italia e della produzione industriale, già in atto, che si rifletterebbe poi sul Pil. Su questo punto, l’Europa avrebbe bisogno di trovare una intesa su come controbattere alle mosse degli Stati Uniti. Per questo motivo, sarebbe opportuno che il nostro Paese avesse un ruolo rilevante a Bruxelles. Invece il sovranismo e il nazionalismo di Lega e Movimento Cinque Stelle hanno indebolito la reputazione e il ruolo dell’Italia nell’Unione Europea, che in questo momento è guidata da altri leader, come Angela Merkel, Emmanuel Macron e i rampanti Sebastian Kurz e Wopke Hekstra, che mirano a ritagliarsi una posizione importante dopo il voto della prossima settimana. I membri del nostro Governo dovrebbero quindi fare l’esatto opposto di quello che stanno facendo, se vogliono aiutare l’Italia e la sua economia”, conclude Brunetta.

LaPresse

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