Milano, 20 set. (AWE/LaPresse) – L’Unione Europea ha aumentato del 133% le importazioni di soia statunitense duramente colpita dalle ritorsioni cinesi. Queste scattate dopo le prime misure adottate dagli Stati Uniti nei confronti del gigante orientale. E’ quanto afferma la Coldiretti nel rendere noti i dati del report della Commissione Europea dal quale si evidenzia che stanno già avvenendo le maggiori importazioni di soia dagli Usa previste dalla tregua. Questa, sancita dall’incontro tra il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, e il presidente statunitense, Donald Trump. I due hanno appena aperto una nuova guerra commerciale con la Cina. “Da luglio a settembre – sottolinea la Coldiretti – le importazioni di soia nell’Unione Europea dagli Usa sono aumentate del 133% rispetto allo stesso mese dello scorso anno arrivando a 1,47 milioni di tonnellate di soia”. “Rispetto al totale delle importazioni Ue di soia, la quota degli Usa – precisa la Coldiretti – è diventata del 52% mentre lo scorso anno era del 25%”.
spiega la Coldiretti
“La guerra tra Usa e Cina sulla soia riguarda direttamente l’Italia che è il primo produttore europeo con circa il 50% della soia coltivata. Ma che e comunque deficitaria e deve importare dall’estero”. “Per questo – continua la Coldiretti – vanno attentamente monitorati nei prossimi mesi gli effetti dell’accordo siglato tra Unione Europea e Usa”. “La soia – conclude la Coldiretti – è uno dei prodotti agricoli più coltivati nel mondo. Largamente usato per l’alimentazione degli animali da allevamento. Con gli Stati Uniti che si contendono con il Brasile il primato globale nei raccolti seguiti, sul podio, dall’Argentina. Ciò per un totale dell’80% dei raccolti mondiali mentre la per sostenere l’aumento del consumo di carne con i propri allevamenti. La Cina è il principale acquirente mondiale della soia seguito dall’Unione Europea”.