WASHINGTON – Washington torna ad alzare i toni nei confronti dell’Unione europea, minacciando questa volta un rincaro dei dazi per Airbus, e non solo. Una decisione che aprirebbe un nuovo capitolo nello scontro che va ormai in scena da 14 anni tra Boeing e la stessa Airbus. Con i rispettivi paesi che si accusano reciprocamente davanti all’Organizzazione mondiale del commercio di sovvenzionare con aiuti di stato il proprio campione aerospaziale.
In un comunicato, il rappresentante americano per il Commercio, Robert Lighthizer ha stimato che le sovvenzioni europee al costruttore di aerei “penalizzino” gli Usa per una cifra pari a 11 miliardi di dollari di scambio commerciale. Dicendosi pronto “all’azione” quando il Wto dovrà aprire un nuovo arbitrato sulla questione. L’ufficio di Lighthizer, per il momento, ha stilato un elenco preliminare dei prodotti che potrebbero essere colpiti da un aumento delle tariffe doganali. Ad ogni modo, afferma il rappresentante, “il nostro obiettivo finale è quello di concludere un accordo con l’Unione europea per fermare le sovvenzioni ai grandi vettori civili”. Motivo per cui quando la Ue fermerà tali “aiuti nocivi” i dazi potranno essere riportati alla normalità.
Ad accogliere favorevolmente la presa di posizione dell’amministrazione è stata appunto Boieng. Che ha ricordato di aver “sempre sostenuto il rispetto da parte degli Stati Uniti delle decisioni del Wto”. Invitando la Ue a “seguire questo esempio e a interrompere qualsiasi sostegno governativo illegale ad Airbus”. La lista compilata da Washington, lunga 14 pagine, comprende intanto elicottari, aeromobili civili per il trasporto di mezzi o passeggeri di peso superiore alle 15 tonnellate. E alcuni componenti provenienti da Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. Oltre a prodotti provenienti da tutta la Ue, come i tranci di pesce spada, i filetti di salmone, formaggi, frutta, olio d’oliva, vestiti e prodotti lattiero-caseari.
(LaPresse)