MILANO – Schiarita nella guerra dei dazi tra Usa e Cina con Pechino che ha annunciato l’avvio di una graduale revoca delle tariffe introdotte su una serie di prodotti dei due Paesi. La notizia ha influenzato gli umori dei mercati, dall’Asia a Wall Street passando per le piazze europee. E proprio sulla scia di questa notizia la Borsa di New York è decollata verso nuovi massimi. Poco dopo l’apertura delle contrattazioni i principali indici, Dow Jones e Nasdaq, avanzavano rispettivamente dello 0,69% a 27.681 punti e dello 0,71% a 8.469 punti.
L’annuncio della Cina
E’ Stata la Cina la prima ad annunciare di aver concordato con gli Stati Uniti una revoca “per fasi” dei dazi commerciali introdotti con intenti punitivi dai due governi. E nel pomeriggio italiano sono trapelate conferme anche da Washington. Le due potenze sono impegnate dal 2018 in una guerra commerciale a colpi di tariffe. I cui effetti sull’economia mondiale e sulla fiducia degli investitori si stanno dimostrando molto duri.
Nuovi accordi
I cinesi e gli americani, tuttavia, hanno dichiarato di voler raggiungere un accordo preliminare a novembre. “Nelle ultime due settimane, i principali negoziatori dei due paesi hanno condotto discussioni serie e costruttive”. Lo ha affermato Gao Feng, portavoce del Ministero del Commercio cinese. “Hanno concordato – ha proseguito l’alto funzionario nel corso di una conferenza stampa – una cancellazione per fasi e progressiva delle tariffe aggiuntive, come progresso verso un accordo finale”. Se realizzato, questo accordo potrebbe rappresentare un ulteriore segnale di un relativo miglioramento delle relazioni tra Pechino e Washington. “Se entrambe le parti raggiungono un primo accordo preliminare, devono annullare i loro dazi supplementari. Con la stessa aliquota e nelle stesse proporzioni”, ha affermato ancora Gao Feng.
La crisi in Cile
Il vice premier cinese Liu He, responsabile delle trattative commerciali per la Cina, ha parlato la scorsa settimana con il suo omologo americano Robert Lighthizer e con il segretario al Tesoro Steven Mnuchin. In un incontro che le due parti hanno definito “costruttivo”. Inizialmente, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il suo omologo cinese Xi Jinping avrebbero dovuto firmare un accordo preliminare a metà novembre a margine di un vertice dei Paesi Apec. Ma l’evento è stato cancellato a causa della crisi sociale che sta scuotendo il Cile, dove avrebbe dovuto tenersi. E Trump ha affermato che i due Paesi “sceglieranno un nuovo posto” per la firma. Un accordo, anche parziale, rassicurerebbe i mercati mondiali e segnerebbe una pausa nella guerra commerciale bilaterale, lanciata nel marzo 2018 dall’iniziativa della Casa Bianca per porre fine a pratiche commerciali che Washington considera “ingiuste”.
(LaPresse/di Paolo Tavella)