Ddl Anticorruzione, Gelmini: è contro imprese, impatti economici e sociali

Questa manovra vuol dire sancire la condanna a morte di quella impresa e mandare sul lastrico tutti quelli che ci lavorano. E’ una misura che determina degli impatti economici e sociali”

Foto Fabrizio Corradetti/LaPresse
Roma, 1 dic. (LaPresse) – “Il provvedimento che più mi ha sorpreso è il cosiddetto anticorruzione. Bonafede ha avuto la compiacenza di essere presente quando il provvedimento è stato analizzato, ma non ha voluto ascoltare. Il ministro della Giustizia ha comunque compiuto un miracolo: per la prima volta Forza Italia e Magistratura democratica avevano la stessa posizione, cosa mai accaduta nella storia della Repubblica”. Lo ha detto Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo all’incontro “Dalla forza del #talento il coraggio di cambiare: ripartiamo dal territorio per costruire l’Italia e l’Europa di domani”, organizzato a Milano.“Ho ascoltato le parole del procuratore Nordio, del presidente delle Camere penali ed erano tutti d’accordo, perfino Bruti Liberati e il procuratore Greco.

dunque

Possibile che a Bonafede non sia venuto il dubbio di avere sbagliato qualcosa? E’ andato avanti imperterrito e ha disintegrato il sistema della prescrizione. Ha fatto un provvedimento per cui l’imprenditore diventa un ‘prenditore’. Decidere che basta una condanna – non che una condanna sia poca cosa – per far sì che un’impresa per dieci anni resti fuori dal mercato del lavoro perché di fatto non può più contrattare con la Pubblica amministrazione, vuol dire sancire la condanna a morte di quella impresa e mandare sul lastrico tutti quelli che ci lavorano. E’ una misura che determina degli impatti economici e sociali”, ha concluso.

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