MILANO – “Eh, sì… Devo dire che ci ho proprio goduto”. Lo dice a ‘Il Corriere della Sera’ Roberto Calderoli, vicepresidente leghista del Senato, che ha chiesto insieme a Ignazio La Russa il voto segreto sul Ddl Zan, che ha fermato l’iter della legge. “Mi è venuto naturale: quando ho visto che sulle questioni pregiudiziali e sulle richieste di sospensiva il centrodestra era già andato molto vicino alla vittoria, ho pensato che con il voto segreto avremmo portato dalla nostra qualcun altro. E così è stato…”, ha continuato.
Rispondendo alla domanda se si aspettasse un vantaggio di voti così significativo, Calderoli ha detto: “Loro, semmai, avrebbero dovuto aspettarselo. E invece hanno fatto come quello che si aspetta di avere il paracadute e invece ha preso uno zaino, pieno di lattine di carne in scatola. Perché si può anche andare sotto di uno o due voti… Ma qui sono stati 23”. Secondo Calderoli “non si può ridiscutere se la si ripresenta uguale. Ma se si parte da una base diversa, si può eccome. E infatti Salvini ha proposto di ripartire dal suo testo. Ma questo mette in luce di nuovo il volersi attaccare alla bandierina da parte della sinistra”. Per il senatore “se anche fosse andato male il voto segreto, il Parlamento ora ha scadenze importanti di fronte. E dunque, del provvedimento anti omofobia non si sarebbe parlato comunque per mesi…”.
(LaPresse)