Ddl Zan, Zan: “Sì alle modifiche alla legge ma i principi non si svendono”

L'intervento del deputato dem che dà il nome al ddl contro la omotransfobia

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse Nella foto: Alessandro Zan

MILANO – “Salvini e Meloni ritirino la proposta di non procedere all’esame degli articoli del ddl Zan, tolgano dal tavolo la tagliola con cui vogliono ammazzare la legge” anche perché “modifiche sì, ma non al ribasso, non va stravolta la legge. Non ritengo si possa rinunciare all’identità di genere. Sull’educazione nelle scuole, vedremo”. Così Alessandro Zan, deputato dem che dà il nome al ddl contro la omotransfobia in un’intervista a Repubblica, precisando di aver “mandato una mail per incontrare tutti i capigruppo della maggioranza al più presto, prima del voto di mercoledì nell’aula del Senato”.

“Letta è stato chiaro – prosegue in merito al cambio di strategia in casa dem – Abbiamo bisogno di portare a casa la legge ormai in piedi da due anni, passata da un rinvio all’altro. Il ddl Zan ha subito una infinità di stop and go e il tempo a disposizione non è infinito. Abbiamo tra poco la legge di Bilancio, che terrà il Parlamento impegnato, e quindi l’elezione del Capo dello Stato. Perciò dobbiamo esplorare tutti i tentativi per arrivare ad avere una legge contro i crimini d’odio, così come c’è in tutti i Paesi europei, tranne che in Italia”.

(LaPresse)

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