De Luca in bilico, i moderati aspettano ma preparano le liste

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Vincenzo De Luca

NAPOLI – Moderati alla finestra in vista delle elezioni regionali di novembre. I centristi aspettano la sentenza della Corte costituzionale sul ricorso del governo contro la legge regionale per il terzo mandato: se i giudici intimeranno l’alt a Vincenzo De Luca, dovranno decidere come regolarsi e non è detto che non possano optare per il centrodestra. Se, viceversa, il governatore uscente potrà ripresentarsi, dovranno ugualmente scegliere, questa volta fra il centrosinistra “nuovo”, con Pd e 5 Stelle, e De Luca che verosimilmente, se non troverà un accordo con il suo partito, si metterà a capo di una coalizione civica, ostacolando i dem e mettendo a rischio la loro vittoria. Comunque vada a finire per la corsa alla presidenza, i partiti centristi pensano già alle liste per il consiglio regionale. Azione intende ricandidare i consiglieri uscenti, i napoletani Cirillo, Sommese e Di Fenza come il casertano Aversano. Sempre da Terra di Lavoro dovrebbero essere inseriti in lista l’avvocato Francesco Stabile, figlio del sindacalista della Fials Giuseppe Stabile, e il medico Pietro Consoli, anestesista al Monaldi e figlio dell’ex consigliere regionale dell’Udc (dal 2010 al 2015) Angelo Consoli. In corsa anche l’imprenditore di Parete Pietro Smarrazzo: fino a poco tempo fa era vicino ad Armando Cesaro, ma ha lasciato Italia viva per tornare in Azione. E lo stesso Cesaro sta lavorando alla lista dei renziani, con particolare riguardo alla provincia di Napoli. Anche per Italia viva è prevista la ricandidatura in massa degli uscenti Vincenzo Alaia, Francesco Iovino, Tommaso Pellegrino e Vincenzo Santangelo, ai quali dovrebbe aggiungersi l’assessore Nicola Caputo. Dal Casertano dovrebbe arrivare la coordinatrice provinciale Luigia Martino.

E ieri il Partito socialista ha concluso la “tre giorni” del congresso nazionale. “Il ‘primum vivere’, antica lezione di Bettino Craxi, è ormai acquisito. Il Congresso straordinario di Napoli certifica che il Psi c’è, che i socialisti sono tornati protagonisti nel centrosinistra italiano. Le presenze, ai nostri lavori, della nostra amica e compagna Elly Schlein e del leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, dei rappresentanti di Iv, Borghi, di Azione, Rosato, di Fratoianni e Bonelli, di Riccardo Magi per Piu Europa, confermano che ci siamo, che abbiamo le carte in regola per proporci come protagonisti nell’azione della costruzione dell’unità”. Cosi Enzo Maraio eletto per acclamazione segretario nazionale del Psi nel congresso straordinario del Ramada di Napoli.

“Vogliamo – ha spiegato – un centrosinistra unito ed aperto alle istanze riformiste. Per noi l’unità non è inseguire formule ma rilanciare sui temi. Nei nostri lavori abbiamo lanciato un piano casa articolato in cinque punti, per i giovani e le famiglie. L’Istat racconta che esiste un deficit di case in Italia, mancano circa mezzo milione di case. Il nostro piano prevede il recupero degli attuali alloggi inagibili, mutui con tasso agevolati per le giovani coppie, una nuova applicazione della Legge 167, anche per i comuni al di sotto dei 50.000 abitanti, il recupero aree dismesse da destinare a edilizia convenzionata”.

Per Maraio “sarà centrale riportare nella sinistra italiana il tema sicurezza delle imprese e delle famiglie. Per noi unità significa fare, ancora insieme, la battaglia sul salario minimo, sulla scuola e la sanità pubblica, sui diritti civili mai staccati dai diritti sociali”.
“E’ su questo metodo – ha aggiunto – che ci candidiamo anche in Campania ad essere centrali nella costruzione dell’unità. Il modello di Gaetano Manfredi, da tutti riconosciuto, ed il buon governo del Presidente De Luca dovranno essere i punti di partenza di una nuova stagione. Noi ci crediamo davvero e non ci rassegniamo alla logica dei tifosi, dei costruttori di veti. La via della politica ci farà costruire un percorso vincente in Campania”.

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