De Luca: “Io sindaco di Salerno? Può essere. Il campo largo l’avevo già fatto io”

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Vincenzo De Luca

NAPOLI – “Lascio una Regione con luci ed ombre? Mi sembra un’espressione opportunistica, da ‘pipì’, di quando non si vuole parlare un linguaggio di verità”. Così il presidente uscente della Regione, Vincenzo De Luca, a margine di una visita nel rione San Francesco a Napoli, sul giudizio dato dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi sui suoi dieci anni alla guida della Regione. “Qui abbiamo fatto la rivoluzione, altro che luci e ombre – ha aggiunto De Luca cominciando dal lavoro per cacciare la camorra dagli ospedali e la politica politicante dalla sanità
campana. Poi si potevano immaginare altre mille cose che si potevano fare, ma quando si parla dei bilanci bisogna partire dalle risorse a disposizione e domandarsi con quali risorse finanziarie e umane e con quale atteggiamento del governo nazionale. Si farà una valutazione
storica come è giusto che sia, ma niente opportunismo, parlare chiaro, non mezze parole, cose dette e non dette, per cui alla fine dopo aver ascoltato l’interlocutore si domanda che diavolo ha detto. Io almeno mi sono fatto capire”.

Frecciate anche sull’alleanza che ha portato Roberto Fico all’elezione: “Il campo largo lo abbiamo fatto qui in Campania cinque anni fa. Ho visto che c’è molta confusione, c’è gente dalla memoria corta. Sono stato votato dal 70% dei cittadini – ha ricordato De Luca – e il Movimento 5 Stelle non ha aderito alla coalizione per una loro scelta, non per una mia scelta, erano ancora in una fase ideologica e non c’era stata ancora l’innovazione di Conte. Ma il campo largo vero lo abbiamo fatto qui, anche se qui lo chiamiamo diversamente, lo chiamiamo
alleanza politica, alleanza progressista. Quell’alleanza in Campania prese un 1,8 milioni di voti, cioè 500mila voti più che in questa tornata elettorale”.

Sulla mancata candidatura come consigliere regionale ipotesi circolata fino a poco prima della presentazione delle liste, “io ho fatto un’altra scelta rispetto ad altri colleghi per due motivi: per non danneggiare altri consiglieri, se si candida in una lista il presidente uscente toglie spazio ad altri candidati. E poi voi siete appassionati dell’Eneide… Diceva Virgilio: ‘stat sua cuique dies’, ognuno ha il suo giorno. Per la verità si riferiva al destino, ma in senso più ampio ognuno ha la sua stagione e bi- sogna ragionare in questi termini”. Per il risultato di “A testa alta”, la lista civica a sostegno di Fico sponsorizzata proprio dal governatore e che ha fatto eleggere 4 consiglieri, “sono più che soddisfatto”.

“Tenete conto – dice De Luca – che non si è voluto mettere il mio nome in nessuna lista. Mi si proponeva di candidarmi nella lista del Pd, e in questo caso è evidente che avrei tolto spazio ad altri candidati e condannato a morte i consiglieri espressione di movimenti civici che non
si riconoscono nei partiti ma che hanno dato un contributo in questi anni”. Sulla corsa a sindaco di Salerno “può essere, è un’ipotesi. Io sono interessato a fare cose concrete, non cerimonie post elettorali. Mi piace anche riprendere il contatto con una mia passione, che è quella di studiare, leggere qualche altro libro, devo completare o rivedere Dostoevskij, poi c’è ancora Spinoza e poi c’è il tema che mi appassiona da qualche anno, il destino della democrazia. Poi – ha aggiunto – cercherò di seguire Napoli e la Campania per un dovere di gratitudine che ho verso la città di Napoli. Ho ringraziato Napoli e i suoi cittadini per il modo in cui mi hanno accolto, hanno rispettato il lavoro che ho fatto e per il modo in cui hanno rispettato le mie scelte relative al Covid. I cittadini di Napoli hanno dimostrato un livello di rigore e di disciplina
che era difficile da immaginare e ci siamo salvati insieme. Ho il dovere di essere grato alla città di Napoli e questo mi impegna a seguire Napoli e la Campania, in maniera garbata, civile e collaborativa. Se qualcuno vorrà qualche consiglio io sono pronto a darlo, se non lo vorranno non cambia nulla ma ho il dovere di continuare a dare un contributo per Napoli e la Campania”.

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