De Luca: “Nessun patto con Schlein, Fico non ha mai governato nulla”

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Foto Marco Alpozzi - LaPresse Nella foto: Vincenzo De Luca

CASERTA – Nessun accordo tra Elly Schlein e Vincenzo De Luca. Nessun accordo sul nome di Roberto Fico come candidato governatore, nessun accordo su nulla, sostanzialmente. A confermare quanto ‘Cronache’ sta segnalando da giorni, è direttamente il governatore. “Non c’è nessun patto e la versione che è stata data è troppo semplice e strumentale – ha detto a Rtl facendo riferimento al presunto ‘scambio’ tra il sostegno a Fico e la segreteria regionale dem per il figlio Piero – Non c’è nessun patto intanto perchè io non rinuncio alla mia ragione e alle mie valutazioni. In secondo luogo, il patto con chi? Su che? Pensa che qualcuno si sia interrogato sul fatto che per due anni e mezzo il partito della Campania è stato sequestrato? Piero è un dirigente politico con 25 anni di militanza alle spalle, che non
vive di politica, che è un docente universitario e che può fare un’attività professionale vivendo in maniera agiata e senza intossicarsi la vita”.

Non c’è nessun accordo, quindi, con il Pd, men che meno con Schlein, che è il nemico giurato numero uno. La segreteria al figlio Piero è
semplicemente l’offerta di qualcosa che c’è già, Piero De Luca sarà segretario perchè ha i voti, non perchè l’ha deciso il Nazareno. Del resto,
se Schlein avesse avuto un nome da far fa votare (e i voti per farlo eleggere) non avrebbe lasciato il partito commissariato per due anni e mezzo. La sua debolezza è evidente anche in questa messinscena, ha i giorni contati e De Luca lo sa: attesa la chiusura totale sul nome
di Fico, se alla fine si dovesse trovare un nome alternativo, il governatore resterà nel campo largo, col solo obiettivo di mandare via Schlein il giorno dopo le elezioni (e il fatto che stia mettendo uomini suoi nelle liste del centrosinistra la dice lunga).

Se invece il candidato resterà Fico, come comunque probabile visto che Schlein e Giuseppe Conte sul punto difficilmente potranno tornare indietro, si disimpegnerà, lascerà mano libera ai suoi. E tra coloro che l’hanno seguito in tanti sono pronti ad aiutare Giosy Romano, possibile candidato del centrodestra. Da monitorare, in questo senso, la candidatura di Giovanni Zannini, fedelissimo del governatore, in bilico tra civica di De Luca, che sarà comunque nel campo largo, e Forza Italia. Con il Pd, a breve guidato dal figlio, De Luca non strapperà: lo strappo, e quello ormai è impossibile da ricucire, è solo con Schlein, che appare sempre più isolata anche all’interno del suo stesso partito
(sola alla Festa dell’Unità di Firenze e nessuno si è speso in dichiarazioni a sua difesa dopo gli attacchi di venerdì e di ieri di De Luca). Su Fico, anche qualora dovesse essere candidato, il governatore non cambierà idea: “Non ostacolerò il processo per una coalizione progressista, farò il mio dovere come sempre. Nessuno di noi pone veti personali. Ma sarà legittimo e ragionevole domandarsi se è la scelta migliore, quella di impegnare nel governo della regione più difficile d’Italia un esponente politico che non ha mai amministrato nulla”.

Il presidente di farsi da parte, in ogni caso, non ha alcuna intenzione: “Noi siamo sulla linea di Napolitano e De Mita e quindi in Campania saremo al lavoro fino ai 95 anni”. Per Schlein, il governatore campano è e sarà una spina nel fianco, anche oltre le prossime Regionali. “Schlein nostra guida e alternativa al premier? Il problema non sono le persone, ma il programma. Noi non possiamo regalare il rapporto con il mondo cattolico a Giorgia Meloni. Manca un’alternativa credibile alla coalizione di centro destra e manca soprattutto un programma credibile per l’Italia, in grado di parlare alla maggioranza dei cittadini”. Il campo largo si sta incartando in Puglia ed è in difficoltà in Campania. Sono giorni, duri, durissimi, dalle parti del Nazareno è costretto, però, intanto a porre fine all’eterno commissariamento del partito regionale. Antonio Misiani, in merito alla composizione della Commissione Regionale per il Congressi, ha nominato una commissione composta da 11 elementi: si tratta di Enza Ambrosone, Speranza Belardo, Luigi Cimmino, Giovanni Coscia, Concetta De Fleury, Federica Esposito, Nicola Gagliarde, Antonietta Garzia, Giovanni Iacone, Carlo Palmieri e Francesco Senese. Piero De Luca si prepara ad assumere la leadership democrat in Campania.

“Sto portando avanti e completando in queste ore un lavoro di confronto con i riferimenti politici ed istituzionali in vista della presentazione della candidatura a segretario regionale del Pd Campania. Sto riscontrando unità di intenti e condivisione sulla volontà di accompagnare l’apertura della nuova fase che abbiamo dinanzi con l’obiettivo di non disperdere i risultati importanti raggiunti in dieci anni di governo regionale e fissare traguardi sempre più ambiziosi nell’interesse dei cittadini campani. Per questo siamo pronti a confrontarci con tutte le forze della coalizione progressista e Roberto Fico per costruire un programma condiviso”, ha dichiarato.

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