De Luca, voltafaccia di Manfredi. Coi moderati sfiderà il nuovo Pd

De Luca, voltafaccia di Manfredi. Coi moderati sfiderà il nuovo Pd
De Luca, voltafaccia di Manfredi. Coi moderati sfiderà il nuovo Pd

CASERTA – La foto della vittoria elettorale alle Comunali con al centro il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi comincia a ingiallire e a rendere sfocati alcuni protagonisti. Uno si è già dissolto, ed è Luigi Di Maio, che è uscito incenerito dall’ultima campagna elettorale. Un altro rischia di essere fatto fuori dagli altri e forse neanche troppo a malincuore. Dopo aver beneficiato, infatti, del sostegno elettorale del governatore Vincenzo De Luca, Manfredi ora gli sta voltando le spalle, spingendo per un percorso politico diverso. L’ex rettore della Federico II senza alcuna carica politica gioca a fare incontri e a dare consigli anche alla nuova leader del Pd Elly Schlein, dimenticando forse, o forse no, che in Regione sotto l’ombrello del governatore c’è anche suo fratello, il consigliere regionale Massimiliano Manfredi. Il sindaco, però, ufficializza un voltafaccia che si era intuito da tempo: “Alle Regionali mancano ancora due anni e mezzo, che in politica sono un tempo lungo. Ma dobbiamo lavorare tutti insieme per presentarci con un’alleanza larga, che guardi a esperienze come quella di Napoli e che possa essere vincente in Campania – ha detto dopo aver incontrato l’ex presidente della Camera Roberto Fico e il deputato Marco Sarracino – sempre sostenuto che, per avere una forte proposta progressista e riformista è necessario mettere insieme tutte le forze che si riconoscono in questo campo, quindi Pd, M5s, riformisti e moderati. Questa è stata la formula con cui abbiamo largamente vinto e stiamo governando a Napoli. Lo sostenevo anche prima delle Politiche, ora dopo mesi di difficoltà e dopo diverse sconfitte, si e’ tornati al punto di partenza, cioè lavorare sul campo largo”, ha aggiunto il primo cittadino. Nel campo disegnato da Manfredi non ci sono i moderati, che infatti sosterranno tutti la corsa al terzo mandato di De Luca, una volta che avrà ottenuto il via libera alla possibilità di candidarsi. Il governatore è pronto a sfidare anche i dem, come ha già fatto in passato ribaltando le indicazioni romane, e a portare sotto il suo ombrello tutto quel mondo centrista che in questi giorni si sente messo alla porta dalla linea sinistra di Schlein. Ma ciò che crea più di qualche malumore, non è un caso che De Luca non si sia espresso sull’esito delle primarie democratiche, è proprio il voltafaccia del sindaco napoletano che in questa fase si sta lanciando in proposte politiche che in realtà neppure gli spetterebbe lanciare. E questo potrebbe costargli caro anche nella gestione della maggioranza in Consiglio a Napoli, numeri alla mano. Lo scontro è alle prime battute, ma i consigli non richiesti da Palazzo San Giacomo, aprono una vera e propria battaglia. Manfredi si è schierato con Fico, che sogna di essere il candidato del fronte progressista, e si è schierato, di fatto, contro De Luca. Movimenti in vista di Europee e Regionali anche su fronte del centrodestra. “Forza Italia si riorganizza in provincia di Napoli e lo fa valorizzando le straordinarie risorse che da sempre vedono nel nostro partito e nel suo leader, Silvio Berlusconi, il punto di riferimento irrinunciabile e insostituibile dei moderati. A Marano, Ischia e Marigliano abbiamo voluto affidare la guida del partito a donne e uomini che si sono contraddistinti per impegno, capacità e passione a coronamento di un lungo e silenzioso lavoro svolto in questi mesi”, ha annunciato Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia e commissaria provinciale del partito azzurro. Un segnale del mondo che ruota intorno a Fulvio Martusciello che sta subendo l’attacco in questi giorni dell’ala degli ‘ex carfagnani’ e non solo. Si preannunciano mesi di fuoco per la politica campana.

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