De Luca vuole il congresso prima delle Europee

Vincenzo De Luca

NAPOLI – Il congresso regionale prima delle Europee. E’ questa la condizione posta dal governatore Vincenzo De Luca per sancire la tregua con il Nazareno. La sfida tra il presidente della Giunta regionale della Campania e il segretario nazionale del Pd, Elly Schlein, si trascina ormai sin dal giorno dell’elezione di quest’ultima a capo del Partito democratico. De Luca, d’altra parte, ha dovuto fare i conti prima con il no della Schlein all’ipotesi del terzo mandato. E poi col ridimensionamento del figlio Piero, a cui è stato tolto il ruolo di vice capogruppo alla Camera. Un duplice smacco a cui il governatore ha risposto con l’artiglieria pesante, prima con attacchi velati e mirati. E poi ancora con la ‘ritirata’ dell’intera squadra dei consiglieri regionali in occasione dell’evento del Pd presso la Fondazione Foqus. Un segnale forte, quello partito da De Luca, che ha lasciato intendere come in Campania sia ancora lui l’uomo forte di un centrosinistra compatto intorno alla figura del governatore.

La prova di forza di De Luca

Uno status quo di cui la stessa Schlein ha dovuto prendere atto, dal momento che il grande assente è stato l’argomento principale del weekend partenopeo dei democrat, ben più dell’autonomia differenziata sulla quale era incentrata l’assemblea. L’evento organizzato da Stefano Bonaccini a Cesena è stato l’occasione per provare a rimettere a posto i cocci almeno tra Schlein e De Luca jr. Una pace apparente, dal momento che il governatore non ha alcuna intenzione di mollare la presa finché non vedrà un passo concreto rispetto alle sue richieste, avanzate anche in occasione dell’unico incontro con il segretario dem un mese fa in un albergo napoletano. Il congresso regionale, d’altra parte, rappresenta per De Luca un’occasione per mostrare i muscoli e per far comprendere che in Campania il nuovo corso (o presunto tale) del Pd non attecchisce.

Verso le Europee

Per questo motivo il governatore spinge per l’avvio della fase congressuale in tempi rapidi, in modo da evitare che i profili scelti in quota dem per le Europee siano calati dall’alto. O ancora abbiano ‘rappresentatività zero’ rispetto al territorio, come tra l’altro è avvenuto in occasione delle elezioni Politiche 2022. Il dualismo tra De Luca e Schlein, dunque, sembra destinato ad andare ancora avanti almeno per i prossimi mesi. E sullo sfondo il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, guarda con attenzione agli scenari che si profilano all’orizzonte, confidando in una prova di ‘resistenza’ del segretario nazionale dem, per proiettarsi verso le Europee senza scossoni nel partito a livello regionale. Un’ipotesi al momento di difficile realizzazione, dal momento che De Luca e i suoi fedelissimi sono pronti a spingere ancora sull’acceleratore per isolare il gruppo filo-Schlein e tenersi stretta la leadership in Campania.
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