NAPOLI – A Napoli va bene soltanto il Napoli inteso come squadra di calcio. Per l’ex sindaco Luigi De Magistris lo scudetto ormai vicino in campo non corrisponde minimamente a una crescita della città. E nel mirino di DeMa, 10 anni a Palazzo San Giacomo, c’è il suo successore, Gaetano Manfredi.
Momento delicatissimo per il Sud tra autonomia differenziata in arrivo e sfida del Pnrr. Qual è il suo giudizio sull’operato del sindaco Gaetano Manfredi?
Il sindaco Manfredi è totalmente inadeguato al ruolo per cui è stato eletto. Non conosce la città, non la ama, non è in connessione con il popolo, non ha una visione, nonostante il fiume di denaro che ha ricevuto non ha migliorato un servizio. E noi senza soldi gli abbiamo consegnato un’amministrazione solida e una città prima in Italia per crescita turistico-culturale.
Traffico, mobilità e sicurezza. Il sindaco dice che bisogna sopportare gli infiniti disagi perché la città migliori coi nuovi cantieri ma lei ha criticato aspramente le scelte dell’amministrazione…
I lavori sono quelli da noi programmati e finanziati, non riescono nemmeno a gestire le aperture e chiusure di cantieri e la mobilità in città. Nonostante autobus, filobus e treni della metro da noi acquisitati. Eppure ai vertici dell’amministrazione abbiamo un ex questore, un ex magistrato e un ex presidente degli ingegneri. Forse non girano per Napoli, stanno troppo nelle stanze e nei salotti.
Le percentuali di raccolta differenziata in un anno non sono cambiate. In cosa l’approccio dell’ex rettore è sbagliato? Ritiene giusto il distretto ecologico nell’area Est?
Bastava impiegare le risorse nella gestione ordinaria e nei servizi. Pensate dove siamo arrivati noi senza un euro, con i rifiuti all’inizio al primo piano e i poteri criminali, mediatici e politici contro. Manfredi con le casse piene ha riempito solo il suo portafoglio e quello degli assessori triplicandosi lo stipendio. Sul distretto ecologico non ci vogliono grossi impianti, ma diffuse compostiere di comunità e centri per differenziare il trattamento dei rifiuti.
Manfredi è intenzionato a sostenere Roberto Fico nella sua corsa in Regione, nonostante abbia avuto l’appoggio di De Luca in campagna elettorale. In passato lei ha spesso provato a dialogare con l’ex presidente della Camera. Che giudizio dà di questa manovra politica?
È presto ancora, per ora il laboratorio Napoli voluto da Letta, Conte e Fico è stato un disastro. Per il futuro si deve superare la gestione fallimentare di De Luca ma anche smetterla con le operazioni da salotto della politica. Con Fico si può ipotizzare un dialogo se si scelgono interlocutori che amano Napoli e non cacicchi e capi bastone.
Il Pd di Schlein ha dichiarato guerra a correnti e ‘cacicchi’, poi nel suo primo atto concreto ha tenuto nella direzione nazionale tutti i vecchi leoni e garantito l’equilibrio interno. Crede nel suo progetto e nel possibile campo largo?
La Schlein quando parla sento il nostro linguaggio. Sinora nel partito ha fatto il contrario di quello che dice. Ora però ha il potere pieno, è la segretaria del PD. Se ci sarà una svolta vera e non solo parole perché sono all’opposizione in Parlamento allora diventa una novità politica, altrimenti è l’ennesimo inganno politico. Su guerra ed equilibrismi interni al partito non vedo per ora nessun cambiamento.
Napoli si è candidata a Capitale Europea dello Sport. Nei giorni scorsi, però, è stato sequestrato il cantiere del PalaBarbuto e sono partiti gli sfratti delle associazioni sportive che non hanno pagato i fitti arretrati. Cosa ne pensa?
Napoli da anni, grazie al lavoro della nostra amministrazione, è ai vertici nazionali ed internazionali per credibilità conquistata. Abbiamo consegnato alla città, dopo le Universiadi, tanti impianti riqualificati. Anche nello sport l’amministrazione Manfredi arretra, non sa dialogare, mediare, decidere.
A proposito di sport. Lei è tifoso del Napoli e nei suoi anni da sindaco è stato spesso seduto accanto a De Laurentiis. Ci va ancora allo stadio?
Ci vado quando posso, perché per lavoro giro molto per l’Italia. È un Napoli stellare.
Il Napoli è vicinissimo allo scudetto e ha possibilità di fare strada in Champions. E’ tra chi freme o tra coloro che tengono a freno l’entusiasmo?
Sono tra quelli che fremono e che si preparano alla festa con gioia, non come Manfredi che ha paura dell’energia di Napoli e del colore azzurro in giro per Napoli. Dopo la guerriglia urbana a Napoli, le uniche sue parole sono state contro i tifosi napoletani. Imbarazzante.
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