De Micco-De Martino, nelle piazze di spaccio di Ponticelli la droga dei Mazzarella

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NAPOLI – A Ponticelli, periferia Est di Napoli, le piazze di spaccio sono tornate a vivere un periodo di intensa attività. Secondo quanto riportato da fonti investigative, gli affari illeciti gestiti dal clan De Micco-De Martino, conosciuto nel quartiere come i “Bodo”, stanno attraversando una nuova fase di espansione, favorita da un presunto riavvicinamento con il potente clan Mazzarella.

Il patto, ancora tutto da confermare ufficialmente, segnerebbe un’importante svolta nei delicati equilibri criminali della zona. Dopo anni di tensioni e una lunga faida con i De Luca Bossa, acerrimi rivali, la cosca di San Giovanni a Teduccio aveva più volte cercato di imporre una linea meno violenta, scoraggiando sparatorie e azioni eclatanti che potessero attirare l’attenzione delle forze dell’ordine. Una strategia che, però, non aveva trovato ascolto né tra i De Micco né tra gli XX, i loro alleati storici, i quali continuarono a muoversi con metodi cruenti e plateali. Le numerose operazioni condotte da carabinieri e polizia negli ultimi anni avevano effettivamente ridotto la pressione criminale nella zona, colpendo duramente i gruppi più attivi. Tuttavia, come spesso accade nei contesti mafiosi, lo spazio lasciato libero èstato presto riorganizzato, e ora pare che una nuova “pax” criminale sia stata siglata sotto traccia.

Le ultime informative in possesso degli inquirenti indicano che i Mazzarella avrebbero ripreso a rifornire il cartello De Micco-De Martino, offrendo continuità ai traffici di sostanze stupefacenti. Le piazze di spaccio, alcune delle quali operative 24 ore su 24, sono tornate a essere uno snodo cruciale per lo smercio di droga destinata non solo al mercato locale, ma anche a quello di quartieri limitrofi. Il ritorno alla collaborazione tra i due gruppi potrebbe rappresentare una svolta significativa nel panorama criminale napoletano. Dopo una fase di
contrapposizione e malcontento — dovuta proprio alla scelta dei “Bodo” e degli XX di non voler seguire la linea meno aggressiva dei Mazzarella — oggi sembrerebbe esserci un nuovo equilibrio fondato sugli affari e sulla spartizione del territorio.

Le indagini restano serrate. Gli investigatori temono che questa nuova fase possa consolidare ulteriormente il controllo del territorio da parte dei clan, con una struttura sempre più articolata e professionale. Il pericolo, ora, è che la ritrovata “pace” tra le cosche alimenti ancora di più il giro d’affari legato allo spaccio, rendendo più difficile il lavoro di contrasto da parte delle forze dell’ordine.

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