Decreti, è corsa contro il tempo: si rischia l’ingorgo parlamentare

Come è già accaduto con la manovra, i tempi della discussione di deputati e senatori si fanno sempre più compressi

ROMA – Tra mancate coperture, emendamenti presentati in extremis e accordi dell’ultimo minuto, cresce il rischio dell’ingorgo parlamentare. Come è già accaduto con la manovra, la discussione di deputati e senatori si fa sempre più compressa. Dal Dl Semplificazioni al decretone con reddito di cittadinanza e quota 100, dalla legittima difesa al Dl Carige, ecco lo stato dei lavori di Camera e Senato.

Il decreto Semplificazioni nel dettaglio

Dentro c’è un po’ di tutto: la moratoria sulle trivelle; il blocco della ‘tassa sulla bontà’, che aumentava dal 12% al 24% l’Ires al non profit; gli sconti sull’Rc Auto per chi firma un contratto ” che prevede la scatola nera; la stretta contro la concentrazione delle farmacie. Se le commissioni del Senato hanno quasi terminato l’esame del ” provvedimento, l’Aula è slittata all’inizio della prossima settimana per un accordo M5S-Lega che tardava ad arrivare. Dopo il via libera di Palazzo Madama, dovrà passare alla Camera. L’ultimo giorno utile per approvarlo (pena la scadenza del decreto stesso) è il 12 febbraio.

Reddito di cittadinanza e quota 100

Il cosiddetto ‘decretone’, che include la normativa per far partire reddito di cittadinanza e quota 100, è stato approvato dal Consiglio dei ministri giovedì 17 gennaio: ora dovrà passare per le due Camere del Parlamento, che lo dovrà trasformare in legge entro metà marzo. Il testo, però, non è ancora stato firmato dal Quirinale, dove non è ancora arrivato. La trasmissione a Palazzo Madama, dove dovrebbe iniziare l’esame, potrà quindi avvenire tra qualche giorno.

Il decreto Carige

Il 7 gennaio scorso il Governo, in una breve riunione serale, ha approvato un decreto per salvare l’istituto di credito in difficoltà. Viene data la garanzia pubblica per i bond emessi da Carige. E si prevede anche, come extrema ratio, che lo Stato possa entrare nel capitale della banca. Le commissioni Finanze di Senato e Camera hanno organizzato una serie di audizioni, ascoltando Bankitalia e Consob. Poi si passerà all’esame del testo. I pentastellati vorrebbero cogliere l’occasione per introdurre, tramite emendamenti, una serie di norme sulle banche (si parla di una procura ad hoc per i reati finanziari). Il ministro dell’Economia Giovanni Tria, invece, sembra volere un’approvazione rapida, per dare forza di legge all’aiuto a Carige, lanciando un messaggio chiaro ai mercati.

Legittima difesa, le novità

Si allungano i tempi per questo disegno di legge, che dovrà tornare all’esame del Senato per una terza lettura. La seconda lettura, a Montecitorio, che dovrebbe dare il via libera in febbraio. Il ritorno a Palazzo Madama è dovuto ai rilievi della commissione Bilancio della Camera su un mancato inserimento di coperture finanziarie, che sono state poi “sistemate” con un apposito emendamento. Il vicepremier Matteo Salvini aveva promesso che il provvedimento sarebbe stato legge in febbraio, ma con un ulteriore passaggio parlamentare questo obiettivo diventa più difficile.

Referendum e riforme costituzionali, cosa prevedono i decreti

Questa settimana l’Aula di Montecitorio è stata impegnata dall’esame di un pacchetto per modificare il numero dei parlamentari e per rafforzare l’istituto del referendum. Il M5S ha aperto a diverse proposte di modifica avanzata dal Partito democratico.

Dopo il passaggio alla Camera, l’esame passerà al Senato, dove rischia però di trovare un ingorgo di altri provvedimenti. Non essendo un decreto, ma un disegno di legge (come la legittima difesa), finirà in fondo alle cose da fare.

(LaPresse/di Matteo Bosco Bortolaso)

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