Più indennità per i sindaci dei piccoli Comuni, credito d’imposta per i commercianti a compensazione delle commissioni dei Pos. Ma anche la stretta delle ritenute negli appalti e l’inasprimento delle pene per i reati tributari. Questi gli argomenti principali che riguardano il Decreto fisco che domani sarà sottoposto all’esame della Camera.
I vari punti del Decreto fiscale
Sono tanti ancora gli aspetti del Decreto che dovranno essere affrontati dal governo. Si va dalle multe meno salate in caso di ravvedimento da parte di chi evade i tributi locali al credito fiscale nella misura del 30% che, come detto, sarà a favore dei commercianti che accetteranno transazioni con carta anche nel caso in cui il cliente paghi con il cellulare. Ancora, un passo importante per abbattere i costi degli assorbenti igienici, riducendo l’Iva fino al 5% sui prodotti compostabili o biodegradabili.
Il ravvedimento operoso tra le più importanti novità
Tra i capitoli ancora da affrontare ci sono la revisione della stretta sulle ritenute negli appalti e l’inasprimento delle pene per i reati tributari. Un emendamento a prima firma Alberto Luigi Gusmeroli della Lega, prevede l’estensione ai tributi locali, come Imu e Tari, del ravvedimento operoso: se i contribuenti dovessero saldare spontaneamente un mancato pagamento delle tasse, otterranno una riduzione della multa. Approvato poi l’emendamento che esclude le fatture elettroniche emesse ai servizi di sicurezza, con l’obiettivo di tutelare la riservatezza delle attività. Un particolare interessante riguarda poi sindaci dei piccoli Comuni. Questi, in riferimento ad amministrazioni al di sotto dei 5mila abitanti, usufruiranno di un’indennità di mille quattrocento euro al mese. Fondamentale, infine, l’attenzione che il Decreto fiscale dimostrerà nei confronti delle forze dell’ordine. Per quel che riguarda gli straordinari delle forze di polizia e dei vigili del fuoco, infatti, verranno stanziati circa 180 milioni di euro.