ROMA – Bocciato l’emendamento anti-condono, si torna alla situazione iniziale. Palazzo Madama reintroduce il condono edilizio a Ischia, respingendo l’emendamento all’articolo 25, presentato ieri da Forza Italia e approvato in commissione al Senato grazie al voto dei dissidenti pentastellati. L’Aula del Senato ha ripristinato di fatto la situazione del 1985, per cui restano il riferimento e l’applicazione della legge sul condono della legge numero 47 per le istanze pendenti su immobili danneggiati dal sisma di un anno fa. La bocciatura è avvenuta durante l’esame di oggi del decreto Genova e delle altre emergenze.
In commissione era stata battuta la maggioranza
Ieri sera in commissione la maggioranza era stata battuta sullo stesso emendamento, con 23 voti a 22. Ma alla prova del nove in Aula Forza Italia non ha ottenuto lo stesso successo. In Aula un’ampia maggioranza ha respinto l’emendamento: 200 i no, 75 i sì e un solo astenuto. Sono più o meno 30 i voti ottenuti dalle opposizioni per riuscire a bocciare la modifica. Decisivi in commissione erano stati i voti dei pentastellati ‘dissidenti’ Gregorio De Falco e Paola Nugnes, che negli ultimi tempi hanno fatto emergere molti segnali di malessere. Per il voto in commissione ora rischiano l’espulsione dal Movimento.
Il voto di Forza Italia
A determinare l’esito ‘anomalo’ del voto, è stato proprio il comportamento di Forza Italia. La capogruppo di Fi Anna Maria Bernini ha annunciato in Aula libertà di voto, proprio sull’emendamento che aveva fatto inciampare il governo giallo-verde in commissione. Una decisione dovuta all’autosospensione dei parlamentari di Forza Italia Domenico De Siano, Vincenzo Carbone, Luigi Cesaro, Antonio Pentangelo, Paolo Russo e Carlo Sarro. Dopo l’annuncio sulla libertà di voto hanno ritirato l’autosospensione, ma l’emendamento è stato bocciato. Intanto il governo, tramite il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vito Crimi ha assicurato che non si tratta di un condono e che i numeri delle abitazioni per le quali è stato chiesto rispetto alle leggi del 1985 sono poche.