ROMA – Il governo esulta per l’approvazione del cosiddetto “decretone”, che contiene le principali misure promesse dal governo Lega-Cinque Stelle. Il Consiglio dei ministri ha dato dunque il suo via libera a reddito di cittadinanza e quota 100.
Decretone, cosa prevede l’articolo 27
L’articolo 27 del decreto prevede che l’Inps, nel 2019 ogni due mesi e ogni tre mesi nel 2020 e nel 2021, raccolga i dati sulle domande di pensione con “quota 100” accettate. Dovrà dunque comunicarli ai ministeri del Lavoro e dell’Economia. In caso emergesse la prospettiva di uno sfondamento del tetto di spesa, il ministro dell’Economia dovrà assumere “tempestivamente le conseguenti iniziative” per reperire le risorse necessarie.
Le pensioni previste
Il governo tuttavia conta che non ci sarà bisogno di attivare tale clausola, perché le pensioni non saranno più di quelle previste. Vale a dire: 290 mila quelli che chiederanno “quota 100” quest’anno, 355 mila tutte le pensioni in più quest’anno rispetto a prima del decreto. Tenendo conto anche di “opzione donna”, “precoci”, Ape sociale e blocco dell’aumento di 5 mesi sul requisito per le normali pensioni anticipate. Secondo il governo, dunque, in tre anni la platea potenzialmente interessata dovrebbe essere di un milione di lavoratori.