Def, in arrivo l’operazione verità’ di Tria

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Giovanni Tria

ROMA – Una crescita del Pil prossima allo zero (+0,2%), un rapporto deficit/Pil al 2,4% (non più il 2,04%), quello debito/Pil al 132,6%. Sarebbero questi i numeri che potrebbero finire nero su bianco nel Documento di economia e finanza (Def), che il Governo deve pubblicare entro il 10 aprile.

Secondo indiscrezioni di stampa, il ministro dell’Economia Giovanni Tria vorrebbe testi e tabelle che certifichino una “operazione verità”, in modo da mettere subito in chiaro che la situazione economica non è delle migliori, ma che l’esecutivo sta lavorando per la crescita.

Un’operazione in linea con l’appello lanciato dal Quirinale

Il presidente Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Family Business Festival di Brescia, aveva scritto che “le istituzioni dovrebbero assicurare un contesto di fiducia e stabilità favorevole agli investimenti“.

Le prospettive disegnate nel documento

Senza gli interventi del Governo, secondo le stime di una bozza del Def, il Pil nel 2019 salirebbe quasi impercettibilmente dello 0,1%. I due più recenti decreti cui ha lavorato il Consiglio dei ministri, cioé lo Sblocca cantieri e il Dl Crescita, contribuirebbero per un ulteriore +0,1%. l Pil salirebbe dello 0,2%.

Per rassicurare l’Unione europea ed i mercati, poi, non verrebbero scongelati i due miliardi accantonati dopo la trattativa dell’anno scorso tra Roma e Bruxelles, con la Commissione europea che chiedeva garanzie. Si tratta di numeri ed ipotesi di lavoro, non ancora ufficiali: andranno confermati nella versione definitiva del Documento. Ma anche solo le indiscrezioni fanno già dire a Renato Brunetta (Forza Italia) che Tria toglie la maschera alla “propaganda M5S-Lega”.

Per il 2020 il rapporto deficit/Pil sarebbe stato rivisto al 2,1%, ad esempio, confermerebbe implicitamente la stangata fiscale che colpirà gli italiani con la prossima legge di Bilancio per effetto dell’aumento dell’Iva.

Il sottosegretario alle Infrastrutture Tax, Armando Siri, formula l’auspicio che nel testo non ci siano “timidezze e paure, ma coraggio e visione”, e soprattutto la flat tax, che a suo parere sarebbe “elemento qualificante per la crescita economica del Paese”.

Il vice ministro dell’Economia Laura Castelli minimizza sulle tensioni di questi giorni

“In questi giorni ci siamo visti sempre per il Def – sottolinea Castelli – se avessimo avuto malumori, saremmo rimasti ognuno nella propria stanza“.
(LaPresse)

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