LOS ANGELES – Emergono retroscena sulla tribolata notte in cui Demi Lovato è stata ricoverata d’urgenza in ospedale per overdose da eroina. Una cosa è sicura sin dai primi momento: all’interno del suo appartamento non sono state rinvenute sostanze stupefacenti. Ma la condotta di vita della cantante 25enne sarebbe da anni sbagliata.
La lite con il suo coach
Per anni, Demi Lovato ha avuto al suo fianco una figura importante. Un faro, almeno è così che vedeva il suo coach Mike Bayer. L’uomo è riuscito a portarla più volte sulla retta via, aiutandola a non incappare stare lontana da guai e sostanze pericolose per sei anni. Secondo i tabloid inglesi, poche settimane prima di stare male, la cantante avrebbe licenziato Bayer. Da lì sarebbero ripartite le notti di ‘follia’. Tant’è che tra i motivi della lite ci sarebbero proprio i contrasti derivati dai tentativi, da parte dell’uomo, di frenare l’istinto della Lovato. Sempre secondo i media inglesi, dopo l’ultima discussione, in cui lui le ha fatto notare cose che lei non voleva sentire tutto è diventato confusionario perché Mike era la roccia a cui si affidava dopo la fine della relazione con Wilmer Valderrama.
La chiamata ai sanitari
I primi a scoprire il corpo della cantante esanime sono stati i suoi amici. Sono stati proprio loro a chiamare i sanitari del 911, il 118 degli americani. E l’hanno fatto con una richiesta particolare: “Quando arrivate qui, spegnete le sirene”. C’era dunque l’intenzione di tener nascosta la cosa o quantomeno di provare a ridurne l’eco mediatica.