La polizia penitenziaria del nucleo traduzioni di Secondigliano ha sventato un tentativo di suicidio da parte di un detenuto italiano di 42 anni, ospitato presso il carcere di Secondigliano. L’episodio si è verificato nelle camere di sicurezza del tribunale di Napoli Nord ad Aversa, dove il detenuto si trovava in attesa di un’udienza. L’uomo ha cercato di impiccarsi utilizzando una cintura da accappatoio, che gli era stata fornita per evitare che i pantaloni gli cadessero durante il trasferimento. La prontezza d’azione della scorta, composta da quattro agenti invece dei sei previsti, è stata decisiva. Gli agenti hanno immediatamente notato il tentativo di suicidio e sono intervenuti tempestivamente, tagliando la cintura e allertando i soccorsi. In soli sette minuti, un’auto medica e un’ambulanza sono giunte sul posto, permettendo di prestare le cure necessarie al detenuto e salvargli la vita.
“Ancora una volta, la polizia penitenziaria si è trovata a fronteggiare una situazione estrema, dimostrando una professionalità e una prontezza di intervento eccezionali, nonostante le carenze e le difficoltà operative”, ha affermato Leo Beneduci, sottolineando le gravi mancanze strutturali e organizzative che continuano a pesare sul sistema penitenziario e giudiziario italiano.
Leo Beneduci ha inoltre espresso preoccupazione per le condizioni in cui si trovano a operare gli agenti, spesso con organici ridotti e senza adeguato supporto. “Questo episodio, pur conclusosi positivamente, dimostra l’urgenza di una revisione radicale del sistema di scorta e sicurezza e della necessità di maggiori risorse per il personale”, ha proseguito il segretario dell’Osapp. Il segretario Leo Beneduci ha dichiarato che l’Osapp proporrà un riconoscimento formale per il personale intervenuto, sottolineando l’importanza del loro gesto eroico, non solo per il valore umano, ma anche per il contributo quotidiano che la polizia penitenziaria offre alla sicurezza del Paese.