ROMA – Il pentastellato Alessandro Di Battista sulla manovra finanziaria non fa sconti alle opposizioni e parte al contrattacco dell’ex premier Matteo Renzi e del Pd.
Lo fa ricordando che solo un anno fa, luglio 2017, il senatore di Scandicci dichiarava di voler sfidare l’Unione Europea promettendo di operare al 2,9% del deficit per avere denaro da investire nella crescita. Lo 0,5% in più rispetto a quanto fissato nel Def del governo pentaleghista.
Contraddizioni dem
La memoria corta di Renzi non è gradita da Di Battista che non fa sconti agli avversari politici. “Adesso che un governo – dice su facebook il pentastellato – non più il loro, decide di arrivare ad un decifit del 2,4% non per trovare denari da dare alle banche, ma per dare una mano a chi vive in povertà, per alzare le pensioni minime, per abbassare le tasse alle partite IVA e per sostenere i truffati dalle banche, e dallo stesso governo Renzi, il PD che fa? Scende in piazza per mettere in pericolo gli italiani da questi barbari, “ladri di futuro” che non pensano ai conti pubblici”.
L’ironia del grillino
“Avete presente gli obiettivi del Risiko? Probabilmente i dirigenti del PD ne avranno pescato uno nuovo: ‘Dovete estinguervi il più presto possibile'”. Continua Di Battista ironizzando rispetto allo stato di forte confusione identitaria e politica che vive il Partito Democratico dalla caduta dell’ex reuccio fiorentino. “La strada mi pare assolutamente quella giusta ma per fare prima meglio andare dal notaio che in piazza. Meglio una bella dichiarazione di bancarotta politica”.
Le promesse mancate
“Eppure c’è questo atteggiamento triste. Anche di tanti sostenitori del Pd che merita l’estinzione politica perchè ha tradito ogni cosa e oggi continua a tradire – conclude Di Battista – Auguro a questa sinistra che ha tradito una pronta estinzione politica perché ve la meritate perché, anche se fate i compagni avete difeso sempre il grande capitale. La sinistra è diventata un’elite e infatti viene votata ai Parioli. Capite il dramma?”.