Di Maio: “Abbassare le tasse e meno burocrazia”

Le dichiarazioni del ministro degli Esteri

Foto Domenico Stinellis / AP foto Luigi Di Maio

ROMA “Penso che in una situazione straordinaria sia opportuno intervenire con strumenti straordinari. È naturale che di fronte a imprese che hanno subito uno stop, partite iva che non hanno lavorato, cittadini che si sono ritrovati in difficoltà lo Stato debba pensare di intervenire anche con una sostanziale riduzione del carico fiscale. Bisogna puntare a un obiettivo chiaro: meno tasse e meno burocrazia”. Così Luigi Di Maio all’Huffington Post.

Meno tasse e burocrazia

“Bisogna essere cauti e prudenti nella ripartenza, ma prendere al contempo consapevolezza che il Paese deve riaccendere i motori e per farlo bisogna mettere le imprese in condizioni di operare. Servirebbe una tregua tra cittadini e Stato, servirebbe fermare l’approvazione di nuove leggi, se non quelle legate all’emergenza, cancellando allo stesso tempo almeno 1000 leggi inutili per le imprese incluse tantissime norme del codice degli appalti. E lavorare ad una riscossione delle tasse coscienziosa. Sono tutti temi su cui i ministri interessati hanno già avuto modo di esprimersi e io li sostengo”, si aggiunge.

Il ringraziamento alla Cina

“Tantissimi governi hanno risposto e ci hanno mandato aiuti sanitari. Abbiamo trovato molti amici perché l’Italia prima di tutto è un Paese amico. Non ci sono alleanze o collocazioni che possono mutare in base agli aiuti. Siamo saldamente nella NATO e nell’Ue. Ma ringrazio la Cina, come tanti altri Paesi per l’amicizia e la vicinanza. Senza gli aiuti dall’estero non ce l’avremmo mai fatta”. “Dialoghiamo con i nostri partner e siamo certi dei nostri alleati. Mi hanno scritto in molti per ringraziare il Governo e il ministero degli affari Esteri per l’attività svolta e per gli aiuti ricevuti. Mi basta pensare al sorriso di un padre che grazie a una mascherina o a un ventilatore polmonare arrivato dall’estero ha visto il proprio figlio sconfiggere il coronavirus. E mi basta pensare ai tantissimi medici, infermieri e operatori sociosanitari che con queste protezioni hanno potuto lavorare in sicurezza”, si aggiunge.

(LaPresse)

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