TORINO (AWE/LaPresse) – Si è aperto uno spiraglio per i 140 lavoratori della Comital di Volpiano, nel torinese: l’accesso alla cassa integrazione per un anno. Una soluzione, annunciata dal ministro dello Sviluppo economico Luigi di Maio. Non definitiva ma in grado di assicurare uno stipendio ai dipendenti in attesa. E nella speranza, che si trovi in investitore disposto a rilevare l’azienda, ora affidata al curatore fallimentare.
Comital, si apre uno spiraglio per i lavoratori
“Salviamo il reddito ai lavoratori che erano senza stipendio da 4 mesi. Alla Camera voteremo infatti un emendamento che permette di accedere alla cassa integrazione”. Lo ha spiegato il vicepremier al termine di un tavolo in Regione Piemonte. Con il presidente Sergio Chiamparino e l’assessora al Lavoro Gianna Pentenero.
In sintesi, un emendamento al ‘Decreto Genova’, in discussione in Parlamento, permetterà l’accesso alla Cig a partire dal 29 settembre. Con la retroattività quindi di un mese.
La soluzione di Di Maio
Come ha precisato una nota del Mise, con un provvedimento ad hoc verranno esonerate le aziende in procedura fallimentare (come la Comital e la sua consorella Lamalù). O in amministrazione straordinaria. Sia al pagamento delle quote di Tfr collegate alla Cigs, sia al pagamento del contributo Naspi, alla conclusione del percorso di cassa integrazione per reindustrializzazione.
L’azione del governo, l’impegno di regione e sindacati
Bene dunque l’azione del governo sul fronte degli ammortizzatori sociali, ha fatto sapere Chiamparino ricordando però che il problema di fondo resta quello di trovare un investitore interessato a rilevare il sito industriale, “garantendo il mantenimento dei livelli produttivi e occupazionali”. La Regione, che insieme ai sindacati aveva richiesto l’incontro con Di Maio, ha ribadito ora il proprio impegno a vigilare affinché l’emendamento annunciato dal ministro arrivi correttamente fino al termine dell’iter parlamentare.
Stessa attenzione, ha poi assicurato il vicepremier, anche per la cinquantina di dipendenti di caffè Hag e Splendid, che hanno manifestato sotto la Regione per avere rassicurazioni sul loro futuro, dopo l’annuncio della multinazionale Jde di voler chiudere lo stabilimento di Andezeno.
di Valentina Innocente