Di Maio chiede tardivamente la pace per continuare a governare il Paese

Il Pd chiede la testa di Salvini, raccolte 20mila firme

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Luigi Di Maio, Matteo Salvini

Il vicepremier Luigi Di Maio invita ad abbassare l’asticella dello scontro per poter continuare a guidare il Paese con l’alleato leghista Matteo Salvini. Ma le sorti del governo gialloverde restano appese ad un filo, numeri a rischio al Senato. Intanto, il Partito Democratico continua la propria invettiva contro il leader del carroccio e continua la raccolta firme per chiederne le dimissioni. Raggiunta quota 20mila.

Abbassare i toni

E’ questo l’invito di Di Maio, ma a chi? Il primo ad attaccare aspramente e quotidianamente il vicepremier ‘amico’ Salvini è proprio lui. “Sono stanco di litigare – ha detto – così la pensano anche tutti gli italiani che incontro ogni giorno. Il M5s non ha paura di governare, scriviamo insieme la manovra e continuiamo a cambiare il Paese. Non soffermiamoci sui puntini e sulle sfumature, andiamo direttamente alla sostanza. L’abbiamo fatto in un anno e mezzo di governo. Adesso prendiamoci i meriti delle cose fatte e continuiamo su questa strada. Con Conte e Salvini abbiamo lavorato bene, andiamo avanti così”. Intanto Salvini ha avvisato: o si fa una manovra coraggiosa o si va al voto.

L’agenda

Tra le cose da fare per Di Maio hanno la priorità l’abbassamento delle tasse con la flat tax, il taglio del cuneo fiscale e l’approvazione del salario minimo. Per quanto riguarda il decreto sicurezza bis il vicepremier sostiene che: “Con questo provvedimento finiranno anche i siparietti che mettono realmente a rischio la vita degli esseri umani e, come è accaduto, dei nostri militari”.

L’iniziativa Pd

Il Partito Democratico, approfittando dello stato di crisi perenne in cui vive il governo gialloverde ha iniziato a raccogliere firme per chiedere le dimissioni di Salvini. “Stamattina abbiamo superato le prime 20mila firme – ha annunciato Ettore Rosato sui social – Forza! Continuiamo a coinvolgere chi pensa che l’arroganza, la prepotenza, e il senso di impunità di Salvini, abbiano superato il livello di guardia. Non restiamo a guardare!”.

La risposta social del leghista

“Le priorità del PD – ha scritto in un tweet Salvini – raccogliere firme contro di me alle Feste dell’Unità per chiedere le mie dimissioni. Una medaglia! Intanto noi lavoriamo per il futuro dell’Italia e degli Italiani. Auguri!”.

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