I 5 stelle in guerra contro Matteo Renzi
ROMA (Vincenzo Cicala) – Il Movimento 5 Stelle dichiara guerra al Pd dopo l’intervista a Matteo Renzi sulla Rai. L’ex-premier è stato chiaro: niente governo M5S-Pd. Luigi di Maio non resta immobile davanti a tali dichiarazioni e risponde con toni fermi e decisi. Per il leader dei pentastellati il problema non è il Pd, ma Renzi:”Il Pd non riesce a liberarsi di Renzi nonostante l’abbia trascinato al suo minimo storico prendendo una batosta clamorosa. Altro che discussione interna al Pd. Oggi abbiamo avuto la prova che decide ancora tutto Renzi col suo ego smisurato”.
Le bordate al centrodestra
Ma Di Maio ne ha anche per il centrodestra su cui commenta in questo modo nella diretta di oggi: “Tutti sanno che se Berlusconi avesse avuto i voti necessari per fare una maggioranza con Renzi avrebbe mollato Salvini la notte tra il 4 e il 5 marzo, altro che 50 giorni”. Ora è cara al partito l’ipotesi del ritorno al voto.
Le reazioni del centrodestra: Massimiliano Fedriga, leghista e neo-governatore del Friuli Venezia Giulia
Le reazioni sono molteplici: “Non c’è bisogno della diretta di Renzi la sera o dei vertici del Pd, intanto le aziende chiudono, intanto entrano in Italia immigrati illegalmente. Spero che per la formazione del nuovo governo si tenga conto dei numeri importanti di queste elezioni, che confermano un centrodestra molto forte. Cosa che non era stata prevista nemmeno dai sondaggi più rosei. Se un accordo per andare al governo non decolla meglio andare al voto“, commenta il leghista neo-presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.
Le reazioni del centrodestra: Mariastella Gelmini (Fi)
Mariastella Gelmini (Fi) dà voce al centrodestra:” Matteo Renzi chiude le porte in faccia al Movimento 5 Stelle e al suo leader Luigi Di Maio. La politica grillina dei due forni è stata fallimentare ed ha fatto perdere al Paese quasi due mesi. Adesso, dopo l’ormai scontata bocciatura di questo tentativo, tocca al centrodestra unito provare a formare il futuro governo. Basta teatrini, basta perdite di tempo. I cittadini chiedono risposte concrete e immediate“.
Le reazioni del Pd
Dal Pd invece arrivano reazioni diverse: il ministro uscente Calenda sostiene di essere al 100% d’accordo con l’ex premier perché “il Pd recupera autorevolezza se mette in campo una proposta propria, non se si divide su quella degli altri“. Una dichiarazione rilasciata dopo le ultime esternazioni di Matteo Renzi: “La palla è nelle mani del M5S e della Lega. Se non sono capaci di mettere in pratica le mirabolanti promesse fatte o torniamo a votare o riconosciamo che il sistema istituzionale italiano non funziona“.
Il piano della direzione
Il capogruppo del Pd in Commissione speciale alla Camera Francesco Boccia fa sapere: “La direzione è sul confronto, è di questo che dobbiamo discutere. Se poi vogliamo fare una seduta sulle cause della sconfitta dovremmo aprirla e chiuderla dopo 5 giorni e 5 notti. Io andrei per gradi e discuterei se aprire o no al confronto chiesto dal presidente della Repubblica. Siccome il nostro non è un partito di proprietà di nessuno, quando sarà terminato il confronto capiremo cosa è giusto fare”.