MILANO – “Non si tratta di litigare. Semplicemente, sono una persona moderata: quando l’asticella si sposta troppo come accadde a Verona, dove c’era gente che andava dicendo che la donna deve stare a casa a pulire, o quando vedo sui social il ministro dell’Interno che imbraccia un fucile, allora dico la mia”. Così il vicepremier Luigi Di Maio in un’intervista a Repubblica, a proposito dei rapporti con Matteo Salvini. “Non è una strategia: io sono sempre lo stesso, se la Lega torna su posizioni più moderate e la smette con fucili, armi e carri armati…”, prosegue. “L’unica paura che ho è che l’esasperazione di certi toni possa aumentare il livello di tensione sociale. L’ultradestra è un pericolo, siamo in democrazia”, aggiunge rispondendo alla domanda se abbia paura di nuove elezioni perché in base alle regole del M5S non potrebbe ricandidarsi.
Quanto alle manifestazioni di dissenso nei confronti di Salvini finite con sequestri di telefonini e striscioni e persone segnalate, “non è nel mio stile. C’è un po’ di nervosismo, bisogna abbassare i toni, evitare di soffiare sul fuoco. Ho fatto tante piazze e non ho mai avuto di questi problemi. Chi viene a protestare per delle vertenze, lo incontriamo sempre”, sottolinea Di Maio.
(LaPresse)