NAPOLI (Giuseppe Palmieri) – Da piazza Enrico Berlinguer, nel cuore di Napoli, Luigi Di Maio riapre la partita della formazione del governo. Il leader del Movimento 5 Stelle ha ribadito la bocciatura al tentativo del premier incaricato Carlo Cottarelli, ritirato la proposta di messa in stato di accusa del Capo dello Stato e aperto a una nuova trattativa per un esecutivo ‘del cambiamento’. Toni più pacati, ma concetti chiari, quelli espressi dal grillino. Ora la parola torna al Colle. Domattina Sergio Mattarella riceverà nuovamente l’economista. Sarà l’ennesimo momento chiave.
Tentativo bis di un governo Lega-5 Stelle
“Una maggioranza in Parlamento c’è, si faccia un governo senza ricorrere a mezzucci. Noi siamo pronti a collaborare con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma sempre attraverso un percorso coerente con le nostre idee”, ha spiegato Di Maio che ha ‘silurato’ Cottarelli (“non ha un voto, si candidi se vuole l’incarico”). Il comizio arriva dopo l’ennesimo incontro con il leader della Lega, Matteo Salvini, con il quale è stata concordata la possibilità di riaprire il dialogo con il Colle. Il problema è che il Carroccio insiste con il nome di Paolo Savona. “E’ il meglio, lo riproporrei sempre”, ha ribadito il segretario federale. Si rischia un nuovo muro contro muro. I 5 Stelle hanno ribadito che non c’è volontà di uscire dall’euro. Basterà?
Le alternative. Il voto all’orizzonte
Cottarelli, dal canto suo, ha lavorato tutto il giorno per la squadra di ministri con la quale chiedere la fiducia del Parlamento. E’ scontato, però, che non la otterrà e che il suo governo si limiterebbe ad accompagnare il Paese al voto a settembre. Dai partiti, però, è arrivata la richiesta di andare subito alle urne. E per questo il Quirinale ha aperto alla possibilità di un voto a fine luglio, con il governo Gentiloni che resterebbe in carica per il disbrigo degli affari correnti.
Ecco perché l’ex commissario alla spending review non ha ancora sciolto la riserva. Per Mattarella è un’altra notte di riflessioni e di dubbi, mentre il Paese vive lo stallo politico più drammatico della sua storia repubblicana. Di Maio ha aperto a una nuova possibilità di dare un governo al Paese (pur dichiarandosi pronto per la nuova sfida alle urne). Oltre le polemiche, oltre l’Europa. Per scongiurare una clamorosa nuova tornata elettorale in piena estate. Domattina potrebbero essere fatte scelte decisive. Che la notte porti consiglio.