ROMA – “La data del 4 maggio è quella che abbiamo indicato come data della ripartenza, con la massima responsabilità. Rimettiamo in moto le aziende, le industrie e permettiamo alle famiglie di ricominciare a mettere il naso fuori casa”. Così il ministro degli Esteri ed ex capo politico del M5S Luigi Di Maio a L’aria che tira su La7. “Aperture differenziate per Regione? “Fino a due settimane fa discutevamo con gli scienziati a proposito del pericolo che due Paesi potessero avere modalità di riapertura diverse. C’è il pericolo del contagio di ritorno. Quindi, non voglio uccidere le speranze, ci sono task force che stanno lavorando. La nostra responsabilità come Governo è ascoltare le Regioni ma ragionare in termini di Paese perché le Regioni sono interconnesse. Ci sono Paesi nel mondo che per la fretta di riaprire sono di nuovo in lockdown per questo vogliamo fare tutto con la massima attenzione e non vogliamo che dalla Fase 2 si ritorni alla Fase 1. Ma il 4 maggio, come ha detto il presidente del Consiglio, inizia la Fase 2, il che significa che cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel”.
Sulla critica alla Lombardia
Lombardia? “Nessuno era preparato al 100% a questa pandemia. Il nostro è stato il primo Paese occidentale ad affrontare l’epidemia e a doversi inventare un modello per farlo. Se ci sono stati degli errori se ne occuperà la magistratura, ma io non sono di quelli che dicono che tutti i governatori dovevano fare la stessa cosa. L’importante è arrivare a morti zero e contagi zero. E non lo dico per fare polemica con chi fa polemica. La Lombardia è stata particolarmente colpita, stiamo parlando di numeri terribili, poi faremo gli accertamenti”.
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Di Maio: “Ripartenza il 4 maggio con la massima responsabilità”
"La data del 4 maggio è quella che abbiamo indicato come data della ripartenza, con la massima responsabilità. Rimettiamo in moto le aziende, le industrie e permettiamo alle famiglie di ricominciare a mettere il naso fuori casa".
