ROMA – Luigi Di Maio e Matteo Salvini continuano a essere cordialmente nemici. I leader delle due forze di governo, Movimento 5 Stelle e Lega, non fanno altro che esprimere posizioni diametralmente opposte. E lo fanno anche con una puntualità eccezionale. Forza dei social, ampiamente sfruttati da entrambi. E così mentre il leghista annuncia che chiuderà la sua campagna per le Europee al fianco di Marine Le Pen, portacolori dell’ultradestra francese, Di Maio si dice “lontanissimo da tutto questo”.
La preoccupazione di Di Maio
Il pentastellato di Pomigliano d’Arco ha pubblicato un video sui social: “Queste elezioni saranno importanti per l’Europa, ma anche per l’Italia. Il MoVimento 5 Stelle farà un gruppo europeo nuovo, con forze politiche giovani, completamente svincolate dalle ideologie. Lontanissime da quella estrema destra intollerante che onestamente comincia a preoccuparmi. E anche da quella finta sinistra che fa gli interessi dei grandi evasori, non delle persone normali, colpevole di aver fatto crescere la disuguaglianza in tutta Europa a livelli mai visti prima”. Salvini apprezzerà essere definito intollerante
Rousseau: la giuria di qualità batte il televoto
Il messaggio promozionale di Di Maio (chiede le donazioni per il Movimento, tra le altre cose) continua anche parlando delle votazioni concluse su Rousseau per i candidati alle Europee. Le ha definite “libere”, proprio il giorno dopo la multa inflitta alla piattaforma per il fatto che le votazioni sono state ritenute manipolabili. E sorvolando sui ‘ripescaggi’ che sono avvenuti anche in questa tornata. Molti eletti per il secondo turno della consultazione sono stati ‘depennati’ senza alcuna spiegazione pubblica. Contraddizioni continue. Anche qui, come a Sanremo (dove questo non era piaciuto a Di Maio), la giuria di qualità ha avuto la meglio sul televoto.
E Salvini tira dritto
Intanto Salvini va per la propria strada, per prendersi definitivamente la leadership del centrodestra e sganciarsi dall’ormai incompatibile alleato di governo. Così l’incontro “estremamente cordiale” con Marine Le Pen. Per costruire una “nuova Europa”. Evidentemente opposta in maniera totale dalla versione che è nei desideri “dell’onestamente preoccupato” Luigi Di Maio. Due rette quasi parallele, che si incontrano solo per resta al governo. Per ora.