ROMA (LaPresse) – “In Italia, nonostante le quotidiane prepotenze della maggioranza Lega-M5S, esiste ancora il diritto. Ed è l’unica via possibile per impedire che esclusivamente la legge del più forte determini i rapporti tra soggetti”. Così Lia Quartapelle, responsabile esteri Pd e di Franco Vazio, vicepresidente commissione giustizia.
La linea del Pd sul caso Diciotti
“Quanto sta avvenendo sulla nave Diciotti prefigura da parte del ministro Salvini e del Governo una aperta violazione della legge italiane e del diritto internazionale. Per tale motivo presentiamo un’interrogazione ai ministri Toninelli e Salvini. Per sapere quali siano gli aspetti giuridici usati come riferimento per l’azione del nostro Governo nei confronti delle persone bloccate sulla nave Diciotti”.
La contestazione al Governo
“Vogliamo spiegazione circa quanto disposto dal governo per vincere senza conforto normativo la resistenza degli stati stranieri. Senza nessun atto formale, né motivazioni urgenti dovute a preoccupazioni di ordine pubblico. Siamo di fronte ad atti che parrebbero configurare reati gravissimi”.
“Se un privato privasse della libertà una sola persona e utilizzasse la sua condizione per pretendere da altri un atto non dovuto sarebbe accusato di sequestro di persona e di estorsione. Perché un Ministro dovrebbe avere un trattamento più favorevole? Ancora una volta si evidenzia come per ottenere un immediato ritorno mediatico questo governo agisca non solo in spregio alle leggi nazionali ed internazionali. Ma che tali prove muscolari, oltre che illegittime sono anche inutili”.