E’ intervenuto alla Camera per il ‘question-time’, ma le sue frasi, rilasciate ai giornalisti fuori Montecitorio, erano rivolte a Palazzo Madama. “Ho apprezzato le parole del premier Giuseppe Conte”, ha dichiarato Matteo Salvini. L’endorsement di presidente del Consiglio per il leghista rappresentatano “l’assunzione di responsabilità da parte di tutto il governo”. “E’ un intervento che mi fa piacere”, ha aggiunto il leader del Carroccio lasciando la Camera.
Il capo del Viminale confida nel voto dei Cinque Stelle contro il processo chiesto dal tribunale di Catania. Spera che tutto il Senato risponda picche all’istanza dei giudici siciliani. “Qui non è in discussione un reato, ma il fatto che un governo possa esercitare i poteri che gli italiani gli conferiscono. Lo abbiamo fatto nell’interesse pubblico, sì o no? – ha chiesto il leghista. – I senatori voteranno. Salvini lo ha fatto per preminente interesse pubblico e per la difesa nazionale? La risposta mi sembra molto chiara, semplice”
Il rischio di un processo con un’accusa grave (sequestro di persona) non ferma Salvini. Il leader del Carroccio continuerà a tenere la linea dura. “Lo rifarò, lo rifarò. Se mai arrivasse un altro barcone illegalmente in acque territoriali italiane rifarò esattamente quello che ho fatto con la Diciotti e con la Sea Watch”.
Oggi, intanto, si è riunita per la prima volta la Giunta sulle autorizzazioni proprio per valutare le carte relative all’inchiesta su Salvini (clicca qui). La commissione ha deciso di volerlo ascoltare entro una settimana.
“Gasparri (presidente, ndr.) ha assolutamente ragione: sono io l’interlocutore della Giunta per le autorizzazioni a procedere. Non ho ancora letto tutte le carte: ora lo farò – ha concluso il ministro – e mi confronterò con la Giunta”