MILANO (LaPresse) – Dieta antivirus con miele e zuppe per ‘battere’ l’influenza. Aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta, aiuta a rafforzare, con l’apporto di vitamine, le difese immunitarie dal rischio dell’insorgenza dell’influenza favorita dal freddo gelido. Lo afferma la Coldiretti che ha messo a punto una ‘dieta antivirus’ con l’arrivo dell’influenza. Che ha già messo a letto oltre un milione di italiani secondo l’ultimo rapporto Influnet 2018.
I più colpiti sono i bambini sotto i cinque anni con un’incidenza di 8,7 casi ogni mille. Mentre le regioni dove il virus sta arrivando con forza sono Campania, Calabria e Sicilia e la provincia autonoma di Trento. Negli ultimi 15 anni le stagioni con il maggior numero di malati sono state quelle del 2017-2018, del 2004-2005 e del 2010-2011. Mentre adesso la tendenza è in crescita ma non siamo ancora al picco massimo dell’influenza.
Per combattere l’epidemia, secondo la Coldiretti, oltre alle normali regole di igiene e ai farmaci in caso di necessità, anche la tavola gioca un ruolo strategico. Frutta e verdura ricca di antiossidanti non devono mancare. Ma anche latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano. E, per alcuni esperti, anche il miele e l’aglio, che contiene una sostanza, l’allicina, particolarmente attiva nella prevenzione.
Dieta a base di verdure di stagione per combattere il virus
Con la discesa del termometro, prosegue la Coldiretti, arriva anche il ‘permesso’ ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali. Fondamentale è assumere verdure di stagione. Soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente). Perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti. Che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull’organismo.
Nella dieta non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche). Perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali. Per la frutta – evidenzia la Coldiretti – di grande importanza per il grande contenuto di vitamina C è il consumo di prodotti di stagione come kiwi, clementine e arance. Che sono “rigorosamente italiane per evitare che i trasporti ne riducano il contenuto vitaminico”.
In un soggetto normale l’assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8-1,3 grammi per chilo di peso corporeo, per cui, conclude la Coldiretti, “una corretta dose di carne nella dieta non può fare che bene”.