ROMA – “A leggere l’inchiesta del Fatto di oggi si scopre che l’Italia continua a vendere armi a varie dittature, dall’Arabia Saudita all’Egitto”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, secondo il quale “è inaccettabile che l’Italia continui a produrre e a commerciare armamenti, soprattutto verso quei regimi spregiudicati in aree di guerra dove a pagare il prezzo più pesante degli scontri e dei bombardamenti è la popolazione civile”. “È notizia di qualche giorno – prosegue il leader di Si – che di nuovo nel porto di Genova è transitata una nave piena di carri armati per l’Arabia Saudita, che poi verranno utilizzati in Yemen. Eppure la mozione approvata 4 anni fa in Parlamento esigeva il rispetto assoluto della legge 185, non bisognava più consentire il transito di questi armamenti nei nostri porti o aeroporti, non bisognava più consentire la vendita di micidiali bombe mandate in Arabia. Invece vediamo che il nostro Paese, purtroppo, è molto attivo su questo fronte”, continua Fratoianni, e che “politici ipocriti, da quelli che parlano di nuovo rinascimento a quelli che fanno tweet indignati contro le guerre, di fronte a tutto ciò si voltano dall’altra parte e fanno finta di niente. Presenteremo una nuova interrogazione parlamentare al presidente del consiglio – conclude – perché il nostro Paese ha il diritto di sapere fino in fondo che cosa si sta facendo e affinchè sia rispettata la legge italiana applicando rigorosamente la 185”.
LaPresse
Difesa, Fratoianni (Si): “Indecente ancora la vendita delle armi dallItalia alle dittature”
“A leggere l’inchiesta del Fatto di oggi si scopre che l’Italia continua a vendere armi a varie dittature, dall’Arabia Saudita all’Egitto".