NAPOLI – Il primo dettaglio che attira l’attenzione dei carabinieri è l’orario: alle 8 e 30 del mattino le strade sono un fiume di auto e passanti. Chi può pianificare un omicidio in pieno giorno? Il secondo aspetto è il luogo: vicino a una scuola all’orario di ingresso degli studenti. Tra decine di testimoni. Gli spari hanno scatenato il panico vicino all’istituto paritario Papa Luciani. Difficile pianificare un delitto in un contesto simile.
I negozi erano già aperti. Da qui l’ipotesi che Andrea Izzo possa aver premeditato l’omicidio e anche il successivo suicidio. Quasi certamente immaginava che un delitto a quell’ora davanti a una scuola e a decine di testimoni sarebbe stato ricostruito dalle forze dell’ordine nel giro di poche ore. Non solo. I carabinieri hanno parlato con i commercianti e con le persone, che abitano in quel tratto della strada. Hanno ricostruito la dinamica dell’assalto di fuoco in pochi minuti.
La sequenza è da brivido: c’è stato un primo confronto tra i due uomini e la pistola si è inceppata. Izzo con lo scooter avrebbe affiancato la Bmw di Milko Gargiulo prima degli spari, ma l’arma si era bloccata. Intanto il 56enne è riuscito a districarsi con la Bmw e a tamponarlo per fargli perdere l’equilibrio e allontanarsi. Izzo avrebbe deciso di seguirlo in moto fino a raggiungerlo poco più avanti, approfittando del traffico per l’ingresso della scuola. Qui ha esploso cinque proiettili da distanza ravvicinata. In quel momento Gargiulo era bloccato in macchina e non aveva vie di fuga. C’era gente in strada. Un fuggi fuggi generale. Nei primi minuti nessuno sapeva cosa stesse accadendo. Molte persone avevano udito solo gli spari e visto un trambusto in strada. Il tempo per cercare un riparo: nelle auto, nei negozi e nei portoni delle abitazioni. Più tardi il corpo di Andrea Izzo è stato rinvenuto in via Comunale Montelungo.