Divisi sulla Tav, dubbiosi sulla Flat Tax, ma uniti sui campi rom. Di Maio e Salvini: “Vanno chiusi”

Il leader grillino: "Ma non possiamo dire ai sindaci d'Italia occupatevene voi"

Italyís Interior Minister and deputy PM Matteo Salvini speaks during a press conference at the Ministry of Interior, Place Beauvau, in Paris on April 5, 2019, following meetings to prepare for the G7 Summit taking place at the seaside resort of Biarritz from August 25 to 27, 2019. (Photo by KENZO TRIBOUILLARD / AFP)

Il timore del Carroccio è che gli alleati sulla Flat Tax ‘tirino a campare’, come sta succedendo con la Tav: non affrontare la questione ma reinviarla a data da destinare. Luigi Di Maio ha dato rassicurazioni: si farà perché è inclusa nel patto di governo. Ed è quel documento, ha spiegato il grillino, che deve rappresentare la stella polare dell’esecutivo.

“Il governo – ha chiarito Di Maio – va avanti se si rispetta il contratto di governo, allora testa bassa e lavorare e senz alimentare tensioni fuori dal contratto”.

Ma a preoccuparlo sono le mosse europee della Lega: “Ora è un momento di fare i fatti, l’Italia non ha bisogno di scontri ideologici come quello famiglia. Stiamo nei temi del contratto e lavoriamo su quelli”.

C’è intesa tra i due vicepremier sui campi rom. Salvini è stato netto: “Bisogna chiuderli in tutta Italia. Se ci sono rom che si vogliono integrare sono benvenuti, per gli altri è finita la musica. Non capisco perché debba esserci qualcuno che vive al di fuori della legge”

“Vanno chiusi – gli ha fatto eco Di Maio – e non possiamo dire ai sindaci d’Italia occupatevene voi. Ma non le devo fare io da ministro dello Sviluppo Economico, lo deve fare il ministro dell’Interno”

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