MILANO – “Le emergenze istruttorie hanno dunque dimostrato che Marco Cappato ha aiutato Fabiano Antoniani a morire, come da lui scelto, solo dopo aver accertato che la sua decisione fosse stata autonoma e consapevole, he la sua patologia fosse grave e irreversibile e che gli fossero state prospettate correttamente le possibilità alternative con modalità idonee a offrire garanzie sostanzialmente equivalenti a quelle a cui la Corte Costituzionale ha subordinato l’esclusione della illecità della condotta”, vale a dire il rifiuto delle cure. Lo scrive la Corte d’Assise di Milano nelle motivazioni con cui lo scorso dicembre ha assolto Marco Cappato dall’accusa di aiuto al suicidio
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Dj Fabo, Corte: “Cappato accertò che la decisione sulla morte fu consapevole”
"Le emergenze istruttorie hanno dunque dimostrato che Marco Cappato ha aiutato Fabiano Antoniani a morire, come da lui scelto, solo dopo aver accertato che la sua decisione fosse stata autonoma e consapevole"