ROMA – Il M5S si astiene anche al Senato, così come fatto alla Camera sul Dl aiuti, e il governo scricchiola. La conferma è arrivata direttamente da Giuseppe Conte durante l’assemblea dei parlamentari del Movimento. “Draghi- ha riferito l’ex premier – ha annunciato un corposo decreto a fine luglio, questo è uno snodo politico importante, ammette indirettamente quello che il M5s diceva da tempo, che gli aiuti stanziati non sono sufficienti. Sono una soluzione tampone. Da oggi famiglie e imprese potranno sperare in un corposo aiuto a fine mese, e questo lo si deve al Movimento 5 stelle”.
La verifica
Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha chiesto di “fare una verifica per capire se questa maggioranza c’è ancora o no. E’ evidente – ha continuato – che la scelta annunciata da Conte e dal M5s rimette in discussione molte cose, e in una maggioranza così eterogenea ci sono dei distinguo. Ma io non mi preoccupo, esiste il voto di fiducia che è fondamentale”.
L’ago della bilancia
Mai come in questo momento la Lega di Matteo Salvini può decidere le sorti del governo: “Se i 5Stelle escono dall’Aula, la maggioranza non c’è più – fanno sapere da via Bellerio – basta con litigi, minacce e ritardi, parola agli italiani. L’Italia non può permettersi un assurdo, logorante e infinito tira e molla sulla pelle dei cittadini mentre gli stipendi non aumentano, l’inflazione e le bollette salgono e alcuni provvedimenti (dalla pace fiscale all’autonomia) sono fermi.”
Intanto tra Salvini e Silvio Berlusconi “c’è piena sintonia” sul da farsi. “A maggior ragione in questa fase delicata – ha spiegato il leghista- il centrodestra di governo prenderà decisioni comuni. La Lega non ha cercato né voluto alcuna crisi e assiste con viva preoccupazione a quanto sta accadendo nel campo della sinistra”, in attesa di un confronto tra i vertici del partito. Non ci auguriamo la crisi, ma così non si può andare avanti”. Mentre Enrico Letta (Pd) ha fatto sapere che “se il governo cade, si vota e vincerà chi ora è capace di dare risposte al Paese”.
Parola a Matterella
Secondo il governatore del Veneto, Luca Zaia “c’è bisogno di un governo per prendere decisioni strategiche. Io spero che non ci siano motivi perché questo governo cada, perché entreremmo in un limbo pericoloso. Noi della Lega – ha aggiunto – abbiamo un ruolo e possiamo giocarcelo fino in fondo, abbiamo le nostre istanze a partire dall’autonomia. Se si può andare avanti anche senza M5s? Giro la domanda al presidente Mattarella che, come prevede la Costituzione, sentirà le forze politiche, vedrà i numeri e deciderà”
L’opposizione
Secondo Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia “guerra, pandemia, inflazione, povertà crescente, caro bollette, aumento del costo delle materie prime, rischi sull’approvvigionamento energetico, crisi alimentare. E il governo ‘dei migliori’ è immobile, alle prese con i giochi di palazzo di questo o quel partito. Basta, pietà. Tutti a casa: elezioni subito”.