Dl dignità, il Pd si spacca sugli emendamenti. Nel partito ancora strascichi di renzismo

Il vicepremier Di Maio ha annuncia un emendamento sui voucher

ROMA – Il dl dignità spacca il Pd. All’opposizione costruttiva, ormai, il principale partito del centrosinistra, preferisce quella ostruzionistica. Ma tra i dem qualcuno non ci sta ed alza la voce chiedendo al reggente Maurizio Martina di chiarire la propria posizione.

Lavoratori sull’altare sacrificale

La critica più dura arriva dal dem Cesare Damiano. La riflessione dell’ex sindacalista si è concentrata sull’emendamento presentato proprio dal suo partito. La correzione prevede la soppressione dell’aumento delle mensilità a favore dei lavoratori che subiscono un licenziamento illegittimo individuale. “Mi trova totalmente contrario e costituisce una scelta molto grave. Non mi sento rappresentato da questa decisione. La proposta del Governo – ha spiegato Damiano – che è la fotocopia di quella approvata dalla Commissione Lavoro della Camera nella scorsa legislatura, Pd compreso, prevede di portare le mensilità minime di risarcimento da 4 a 6, e quelle massime da 24 a 36, in relazione alla anzianità aziendale. Scelta sulla quale sono totalmente d’accordo”.

Strascichi del renzismo

Per l’ex sindacalista se il Pd si schiera contro è perché ancora si muove, nonostante le sconfitte elettorali riportate, sotto le direttive dell’ex premier e segretario nazionale Matteo Renzi in materia di lavoro. “La difesa incondizionata del Jobs Act – elenca Damiano – anche per la parte che ha reso più facili e meno costosi i licenziamenti, sopprimendo di fatto l’articolo 18; un pieno sostegno alla legge Fornero andrebbero superate definitivamente, come abbiamo cominciato a fare nella passata legislatura. Scelte così impegnative e identitarie andrebbero preventivamente discusse. Martina – chiosa – è al corrente di questa decisione e, soprattutto, la condivide?”.

L’eco dei voucher

Intanto dopo le pressanti richiesta della Lega, il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha annunciato un emendamento al dl dignità sui voucher. “Nascerà – sostiene il vicepremier – un decreto dignità 2.0, lo miglioreremo con sgravi e incentivi per assumere i giovani a tempo indeterminato. La norma sui voucher non si presta a sfruttamenti, come abbiamo scritto, e vanno usati in un determinato periodo, quando ci sono determinati picchi. C’è una soglia, non possiamo fare come prima”.

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