L’ex presidente Donald Trump è stato riconosciuto colpevole di tutti i 34 capi di imputazione relativi al pagamento in nero effettuato alla pornostar Stormy Daniels. La decisione unanime dei dodici giurati, raggiunta dopo due giorni di camera di consiglio, segna un momento cruciale nel panorama politico e legale americano.
L’accusa sosteneva che Trump avesse falsificato la contabilità della Trump Organization per mascherare un pagamento di 130mila dollari alla Daniels sotto la voce “spese legali”. Questo pagamento, effettuato attraverso il suo ex avvocato e ‘fixer’ Michael Cohen, mirava a comprare il silenzio della Daniels riguardo una relazione sessuale avvenuta nel 2006, proprio alla vigilia delle elezioni presidenziali del 2016.
Il giudice Juan Merchan ha fissato l’udienza per la sentenza l’11 luglio alle 10 (le 16 in Italia). Trump rischia fino a 4 anni di carcere.
Le Reazioni
Subito dopo la sentenza, Trump ha definito il processo “truccato” e il giudice Merchan “corrotto”, dichiarandosi innocente e promettendo di combattere. “Il vero verdetto sarà quello del popolo il 5 novembre”, ha detto l’ex presidente, alludendo alle prossime elezioni.
Il suo legale, Todd Blanche, ha confermato che il team legale di Trump “lotterà vigorosamente” e, se necessario, farà appello dopo la sentenza di luglio.
Dall’altra parte dello spettro politico, la campagna del presidente Joe Biden ha commentato che il verdetto dimostra che “nessuno è al di sopra della legge”. Anche il leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer, ha ribadito lo stesso concetto, sottolineando che “il verdetto parla da solo”.
Questo processo e la sua conclusione rappresentano una svolta significativa e un monito per tutti, sottolineando l’importanza della legge e della giustizia indipendentemente dalla posizione di potere di un individuo.