MILANO – Passo avanti nell’applicazione del silenzio-assenso in Italia per la donazione degli organi. La ministra della Salute, Giulia Grillo, ha infatti firmato il decreto ministeriale che contiene le norme del regolamento sul Sistema Informativo Trapianti (Sit). Che regola appunto il principio del silenzio-assenso sulla donazione di organi.
Donazione di organi, cosa prevede la legge
La legge era stata approvata nell’aprile del 1999 ma, spiega Grillo, era rimasta “lettera morta”. Dopo oltre venti anni, quindi, è stato sbloccato quello che la ministra definisce “un passaggio fondamentale”. “Due decenni – critica Grillo – sono troppi per attuare una legge di civiltà di cui il Paese ha bisogno. Potranno così essere salvate molte più vite. Ma per farlo i cittadini devono essere adeguatamente informati e consapevoli e per questo lanceremo una nuova campagna informativa”.
Sì alla trasparenza
Il Sit regolamenta la tracciabilità e la trasparenza dell’intero processo di donazione-prelievo-trapianto di organi. Il decreto ministeriale contiene anche disposizioni relative al Registro nazionale dei donatori di cellule per la procreazione medicalmente assistita eterologa, prevista dalla legge 190 del 2014.
Il silenzio assenso
L’odissea per la legge, però, non è ancora finita e servono ancora alcuni passaggi prima che sia effettiva. E’ lo stesso ministero a comunicare che nei prossimi mesi saranno attuate le altre prescrizione della legge 91/1999. Cioè l’adeguamento dell’Anagrafe nazionale degli assistiti (Ana) in tutte le aziende sanitarie. Gli iscritti al sistema andranno poi informati e sarà necessaria una campagna di comunicazione in modo che tutti sappiano come agire nel caso volessero manifestare il loro dissenso per la donazione degli organi. In caso contrario, grazie proprio al silenzio-assenso, chiunque non avrà manifestato le sue intenzioni di negare la donazione, sarà un potenziale donatore.
(LaPresse)