Milano, 26 nov. (LaPresse) – Gli ultimi dati sulla crescita dell’eurozona sono “un po’ più deboli del previsto” e “la perdita di slancio” del Pil . Ciò”riflette principalmente una crescita degli scambi commerciali più fiacca, ma anche alcuni fattori specifici per Paese e per settore”. Così il presidente della Bce, Mario Draghi, in audizione a Bruxelles in commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo, che tuttavia ritiene che per il Pil “un rallentamento graduale è normale, mentre la ripresa matura e la crescita converge verso il suo potenziale di lungo periodo”.
dunque
Draghi ricorda che il Pil dell’eurozona è salito dello 0,2% nel terzo trimestre, dopo l’incremento dello 0,4% del secondo. “In parte il rallentamento potrebbe anche essere temporaneo”, sottolinea il numero uno della Bce, che aggiunge che “in effetti, gli ultimi dati mostrano già una normalizzazione della produzione nell’industria automobilistica, che è stata ostacolata da fattori una tantum”.