NAPOLI – Nelle ultime settimane si sono registrate tensioni a Bagnoli. Si tratta di un’area che fa gola a molti dopo l’arresto del boss Massimiliano Esposito. Lo “scognato”, catturato a ottobre dopo circa un mese di latitanza, dettava legge nella periferia Ovest di Napoli. Il fatto che sia uscito di scena rende il quartiere di Bagnoli appetibile anche agli altri sodalizi criminali della zona e alle cosche dei quartieri limitrofi. Secondo quanto risulta agli uomini della Squadra Mobile guidati dal capo Giovanni Leuci, che negli ultimi mesi hanno fatto piazza pulita a Bagnoli, i reduci del clan Giannelli si sarebbero messi all’opera per rimettere in piedi la cosca nonostante il boss Alessandro Giannelli sia in carcere. La cosca di Bagnoli è dura a morire, come confermano le indagini degli investigatori, che sono riusciti a scoprire come “Schwarz” comandasse il clan anche dal carcere. Infatti in un’inchiesta dell’anno scorso venne alla luce l’utilizzo di cellulari in cella da parte del capo dei Giannelli.
Per questo motivo a “Schwarz” venne notificata in carcere un’altra ordinanza. Anche se il boss è stato messo alle strette, pare che gli altri affiliati al clan si siano rimessi in azione, per allungare i propri tentacoli sul business dello spaccio di droga, ancora molto remunerativo nella periferia di Napoli, e sugli affari riguardanti la presenza dei parcheggiatori abusivi. L’area di Bagnoli per la malavita organizzata è considerata ricca per la presenza di diversi locali notturni, che accolgono clienti in tutti i periodi dell’anno. A breve riapriranno a pieno regime anche le discoteche all’aperto, che sino a settembre inoltrato richiamano gente da tutta la provincia di Napoli.
Il business dei parcheggi, con i posteggiatori che chiedono sino a 5 euro per autorizzare la sosta delle automobili, senza che il proprietario rischi che la vettura venga danneggiata mentre si trova all’interno del locale a godersi la serata, è un piatto che in molti non vogliono farsi scappare. Sino a quando Massimiliano Esposito era in regime di libertà, era la cosca dello “scognato” a piazzare i parcheggiatori nella zona di Bagnoli. Con il boss in carcere, gli equilibri sono saltati. A dimostrazione di ciò il ritorno dei Giannelli nelle piazze di spaccio e nelle aree nei pressi dei locali notturni dove agiscono i parcheggiatori abusivi.