ROMA – Droni russi sulla capitale, avvertite due esplosioni nel centro della città durante la notte. La notizia è stata data dalle autorità militari locali, aggiungendo che 30 di essi sarebbero stati abbattuti. Solo poche ore prima sia a Kiev che in altre regioni del centro e dell’est dell’Ucraina era stato proclamato l’allarme antiaereo. Ed è dell’ultim’ora la notizia secondo la quale “un’infrastruttura energetica è in fiamme proprio in seguito all’attacco sferrato coi droni kamikaze Shaded -136 e Shahed-131 lanciati dalla costa orientale del Mar D’Azov.
Ricco arsenale
Il Cremlino avrebbe disponibile un ricco arsenale di missili per ulteriori attacchi sulla capitale ucraina. Lo ha detto il Segretario del consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino, Oleksiy Danilov: “Se contiamo gli attacchi massicci che hanno già avuto luogo – ha spiegato – i russi potrebbero avere abbastanza missili per un massimo di altri due o tre, forse quattro. Ma poi rimarrebbero completamente senza missili, il che sarebbe inaccettabile per loro perché potrebbero avere un sacco di altre sfide e devono lasciare almeno qualche riserva. Quindi, per capirci – ha aggiunto – hanno superato da tempo il limite che avrebbero dovuto lasciare secondo gli standard”. Danilov ha anche aggiunto che “l’esercito ha imparato ad abbattere i droni kamikaze iraniani impiegati dalla Russia: hanno gli Shahed. Se non stiamo parlando di situazioni di forza maggiore, recentemente abbiamo avuto un caso in cui abbiamo abbattuto il 100% dei droni che avevano lanciato”.
Esercitazioini tattiche
E il ministero della Difesa di Mosca ha dichiarato che le truppe russe in Bielorussia dal mese di ottobre sono pronte alle esercitazioni tattiche a livello di battaglione: “La valutazione finale della capacità di combattimento e della prontezza al combattimento delle unità – hanno spiegato – sarà data dal comando nella fase finale del coordinamento, dopo che saranno state condotte le esercitazioni tattiche del battaglione”. Solo qualche mese fa il Ministero della Difesa bielorusso aveva annunciato che circa “9mila soldati russi si stavano trasferendo nel quadro di un raggruppamento regionale di forze per proteggere i confini del Paese”.
Putin in Bielorussia
Intanto oggi il capo del Cremlino Vladimir Putin sarà proprio in Bielorussia per incontrare il pari grado Lukashenko. Secondo il comandante delle forze ucraine, Serhiy Nayev “i colloqui serviranno sicuramente a discutere di un’ulteriore aggressione contro l’Ucraina e di un più ampio coinvolgimento delle forze armate bielorusse nell’operazione, in particolare, a nostro avviso, anche sul terreno”.